Alessandra Delle Fratte, ambasciatrice Anter

Storie di ambasciatori

alessandra Delle_Fratte

Il mio nome è Alessandra e sono nata nel 1969 a Zagarolo, un piccolo paese in provincia di Roma.

Ho avuto dunque la fortuna di vivere in campagna, in una povera e genuina famiglia che mi ha trasmesso grandi valori. Uno in particolare, l’altruismo, mi ha portato ad svolgere volontariato nell’ospedale Bambin Gesù, sia nel reparto oncologico che nell’ RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale per Anziani ultimo stadio), attraverso l’associazione A.V.O. Ho anche lavorato come guida nelle Fattorie Didattiche, scoprendo la mia passione per bambini e diversamente abili.
La mia più grande fortuna è stata l’aver avuto una mamma sempre presente e comprensiva ed un papà che ha forgiato il mio carattere con severità e tanti buoni esempi. Mi ha seguita e sostenuta donandomi tutta la sua vita, suggerendomi di mantenere sempre viva la BAMBINA che è in me. Ha asciugato tante volte le mie lacrime, offrendomi la sua spalla, ed ha curato le mie ferite, aiutandomi a rialzarmi da sconfitte. E quando un giorno lui ha avuto bisogno di aiuto io purtroppo non ho saputo fare nulla per lui. Durante i suoi ultimi sei mesi di vita, se così si può chiamare, mentre veniva assistito in casa da mia madre e da mia sorella infermiera, io pregavo di trovare una POZIONE MAGICA che potesse risparmiarlo, ma niente si può contro il malaccio: una brutta bestia, il TUMORE, se l’è mangiato vivo senza pietà.
Così sono caduta in una tristezza ed un profondo svuotamento dell’anima; sono rimasta spenta per un po’ di anni e avevo finito anche le lacrime.

Ma un giorno ho ricevuto una telefonata da un ex-collega di lavoro, che mi ha invitata a partecipare ad un Incontro. Non avevo alcuna voglia di andare, ma ormai avevo dato la mia parola.
Non riuscivo a credere ai miei occhi e alle mie orecchie: mi sono sentita così emozionata e da subito ho capito che Anter poteva risvegliare la BAMBINA che tanto amava mio padre, e, dandomi la possibilità di presentare Il Sole in Classe, ho trovato gli ingredienti per la POZIONE MAGICA che di certo non rimetterà in vita mio padre, ma che potrà salvare tante vite. La forza e il coraggio di noi volontari, l’amore per la terra e l’energia e la fantasia dei bambini sono gli ingredienti della POZIONE MAGICA.
Da quel giorno, in ogni mio Sole in Classe sono assalita da tanta emozione e nel momento in cui mi trovo davanti ai bambini che mi fissano con quegli occhioni innocenti, mi convinco sempre di più di quanta responsabilità ho di soddisfare il loro bisogno di esempi positivi… tanto che quando poi mi richiamano per farmi vedere i loro lavori vedo la conferma che il messaggio è arrivato: “Per cambiare il Mondo, basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare a fare”

Quando ho relazionato il Sole in Classe nella classe di mio figlio Leonardo, ha voluto impersonificare Dott. Ambiente, Filippo, rendendo la lezione anche molto divertente.
La cosa che mi ha emozionato è stata vedere bambini di 7 anni così attenti e pronti a lasciarmi un disegno, comunque già stimolati da insegnanti molto sensibili alle problematiche causate dall’inquinamento.
Inoltre, un bambino con disturbo dell’attenzione è stato un ascoltatore esemplare.
Ma l’esperienza che non potrò mai dimenticare è stata il mio primo Sole in Classe: una bambina di 8 anni mi ha regalato un foglio dove aveva disegnato un cuore rosso e mi ha detto che finalmente aveva capito cosa avrebbe fatto da grande. Dopo qualche giorno la maestra mi ha comunicato che quel contatto con me era stata la prima volta in cui quella bambina, nomade, dopo 3 anni di scuola, si era sbloccata ed aveva cominciato a parlare.
CHE SODDISFAZIONE!

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