Fico, il buon cibo alla luce del sole

Il più grande parco agroalimentare del mondo a due passi dal centro di Bologna

Fico, ovvero Fabbrica Italiana Contadina. Il parco agroalimentare più grande del mondo, il ‘santuario’ delle eccellenze enogastronomiche e alimentari del Belpaese, la nuova Mecca dei buongustai, l’eden del cibo buono a chilometro zero: sono bastate poche settimane di apertura per dare ad Eataly World tutta una serie di appellativi positivi e per fare di Bologna la capitale del gusto italiano.

 

Non che prima la città dei tortellini, delle lasagne, della mortadella e del ragù non avesse di che bearsi in fatto di cucina ma adesso ha, a due passi dal centro storico, un enorme parco dove produttori e consumatori vanno a braccetto, dove si vede crescere e diventare prodotto quello che poi viene mangiato: carni, formaggi, pasta, olio, birra, il prosciutto di Parma, il parmigiano reggiano, il pane, la farina e tutte le altre eccellenze italiane, preparati nelle fabbriche dei vari brand che hanno accettato molto volentieri di portare nel parco una parte delle loro fabbriche. Con conseguente aumento di turisti e di posti di lavoro (circa tremila nelle mansioni più disparate).

 

Non solo economia e palato però, perché Fico è anche istruzione e formazione, con aule didattiche, un centro congressi e la Fondazione Fico, con quattro università coinvolte, dedicata all’educazione ambientale ed alimentare. Tutto distribuito su 100.000 metri quadrati di campi coltivati, capannoni, 45 luoghi di ristoro, 100 botteghe artigianali, almeno 200 animali, un teatro, un cinema e 6 giostre tematiche: ingresso gratuito e visitatori calcolati in almeno 6 milioni all’anno.

 

Questi i numeri del progetto di Oscar Farinetti divenuto realtà in circa cinque con un coinvolgimento tra pubblico e privato e l’imperativo dell’impatto ambientale ridottissimo, anzi. L’eco responsabilità è uno dei dogmi di Fico, dalla fase della coltivazione a quella della produzione delle pietanze. Sui tetti sono stati installati 44.000 pannelli solari, per una energia pulita e rinnovabile calcolata in 15 milioni di Kwh, gli spostamenti si fanno su una pista ciclabile coperta con biciclette a tre ruote dotate di carrello e mini frigo, simili a quelle con cui una volta veniva portato il latte a domicilio.

 

®Eco_Design WebMagazine

 

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