Con l’aumento del livello degli oceani il rischio è che alcune luoghi rischiano di scomparire.
Lo scioglimento dei ghiacciai è un fenomeno globale legato al cambiamento climatico. Nel mondo sono state ben 28 mila miliardi le tonnellate di ghiaccio perse in 24 anni, dal 1994 al 2017, come afferma uno studio dei ricercatori dell’Università di Leeds, pubblicato su The Cryosphere. A sciogliersi sono principalmente i ghiacci della Groenlandia, dei ghiacciai minori e quelli dell’Antartide. Tra le maggiori conseguenze di questo fenomeno vi è l’innalzamento del livello dei mari associato al ghiaccio perso. Secondo il New York Times, entro il 2050 l’innalzamento del livello del mare inonderà il 17% della terra e sfollerà circa 18 milioni di persone.
Lo scioglimento dei due maggiori ghiacciai antartici, Pine Island e Thwaites, ha raggiunto il punto di non ritorno. Ciò potrebbe portare ad un innalzamento di oltre 3 metri del livello dei mari, come indica il modello elaborato e pubblicato sulla rivista Cryosphere dai ricercatori dell’università Northumbria.
Anche i ghiacciai in Italia sono a rischio scioglimento. Secondo “Carovana dei ghiacciai”, il report di Legambiente sulla situazione nelle Alpi, sarebbero almeno 7 i ghiacciai d’Italia a rischio scioglimento a causa del cambiamento climatico: Miage, Valle d’Aosta, Monte Rosa, Piemonte, Forni, Lombardi, Sforzellina, Lombardia, Marmolada, Veneto – Trentino Alto Adige, Fradusta, Trentino Alto Adige, Montasio, Friuli Venezia Giulia.
Con l’aumento del livello degli oceani il rischio è che alcune luoghi rischiano di scomparire. Il last chance tourism (turismo dell’ultima possibilità) è l’ultima tendenza del settore turistico che negli anni è cresciuta sempre di più. Si tratta di destinazioni in cui habitat naturali sono sempre più danneggiati a causa delle conseguenze del cambiamento climatico. Si tratta di parti della nostro pianeta che stiamo rendendo non più visitabili, ed è proprio questo il paradosso: noi siamo la causa e, allo stesso tempo, noi vogliamo vedere quei luoghi meravigliosi che in un futuro (non poi così lontano) non potremmo più visitare. Tra le mete del last chance tourism c’è anche Venezia che rischia di scomparire a causa dell’innalzamento del livello del mare. La città sprofonda di circa 2 millimetri all’anno a causa dell’eccessivo pompaggio delle acque sotterranee: nei prossimi 20 anni il livello del suolo di Venezia potrebbe scendere di 8 centimetri rispetto al mare.
A rischio anche la Great Barrier Reef, la barriera corallina in Australia, dove i coralli stanno pian piano perdendo il loro colore a causa del riscaldamento degli oceani, e anche le paradisiache isole delle Maldive. Nel Parco nazionale dei ghiacciai, il Glacier National Park, un parco nazionale del Montana, negli Stati Uniti, rimangono solo 39 ghiacciai di 150, ma si prevede che anche i restanti siano destinati a scomparire entro il 2030. E ancora il Bangladesh rischia di essere allagato se il livello del mare dovesse aumentare di un solo metro.
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