5 Marzo 2019 3 min di lettura
Una meravigliosa tenuta nelle colline piacentine che sfrutta al meglio le energie rinnovabili
5 Marzo 2019 3 min di lettura
Una ristrutturazione ecosostenibile di un casale preesistente: è così che nasce la prima casa passiva dell’Emilia Romagna, messa in vendita da Italy Sotheby’s International Realty.
La casa di 800 metri quadri è circondata da 10 ettari di terreno che comprendono una scuderia con annesso paddock di sabbia, un frutteto di circa 300 alberi e un vigneto di 1800 metri quadri, oltre a una biopiscina.
Una struttura può prendere il nome di casa passiva se ottiene la relativa certificazione dall’istituto tedesco Passive House Institute di Darmstandt, che controlla che la casa abbia un consumo di energia primaria annua inferiore a 120 kWh/mq e un riscaldamento inferiore a 15 kWh/mq annui basso surriscaldamento estivo.
L’abitazione non deve essere riscaldata tramite impianti ausiliari, ma deve essere perfettamente autonoma, sfruttando l’apporto energetico dell’ambiente circostante, senza installazione di caldaie, termosifoni, e riscaldamento a pavimento.
Una casa dunque che sia in grado di assicurare il fabbisogno termico senza o con una minima fonte energetica supplementare di riscaldamento interna all’abitazione.
La struttura, soprannominata Ca’ della Luna, sfrutta tutta l’energia possibile dalle risorse naturali ed è stata progettata dall’architetto Michael Tribus.
La ristrutturazione è stata effettuata a partire dalla parziale demolizione della casa preesistente, per poi proseguire alla sua ricostruzione secondo i criteri della casa passiva utilizzando materiali di prima qualità, a partire dai rivestimenti delle due zone: la parte preesistente è stata rivestita con una facciata tradizionale in pietra, mentre la parte nuova è stata rivestita con l’intonaco, creando così un perfetto contrasto tra tradizione e modernità.
Gli spazi interni sono circondati da grandi vetrate che permettono non solo una splendida vista del panorama dei colli piacentini, ma anche una notevole luminosità degli ambienti.
Altro importante accorgimento per integrare perfettamente la casa con l’ambiente è la presenza del tetto verde che permette di ridurre l’impermeabilità del suolo.
La casa, secondo i calcoli progettuali, ha un consumo energetico Epi pari a soli 3 Wh/m2 anno e questo è stato possibile grazie alla presenza di un isolamento molto elevato, ben 30 cm sulle pareti, 40 sulla copertura e 25 sul pavimento, oltre che alla presenza di finestre con tripli vetri con pellicola basso emissiva.
La struttura riesce a soddisfare la (piccola) necessità di riscaldamento grazie alla presenza di una pompa di calore che sfrutta la geotermia con sonde orizzontali, che permette di riscaldare e di distribuire calore ai pannelli radianti a pavimento.
La casa è dotata, inoltre, di un impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore, che permette dunque di avere sempre il clima perfetto senza la necessità di dover aprire le finestre.
La quasi completa autonomia elettrica della casa e dell’intera azienda agricola è poi assicurata grazie all‘installazione di pannelli fotovoltaici di 20kw, e la presenza di pannelli solari termici sulla copertura garantisce ben 1000 litri di acqua calda sanitaria.
®Eco_Design WebMagazine
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