Arriva dal Parlamento europeo il voto favorevole ad una strategia per la rimozione sicura di tutto l’amianto presente nel continente. Un pacchetto di misure per fermare la sostanza killer ancora una vera e propria minaccia per la salute.
La lotta all’amianto non si è mai fermata. Nonostante la sostanza cancerogena è stata vietata in tutta Europa dal 2005, questa continua a provocare morti e malattie. Nel 2019 più di 70 000 europei sono morti per le conseguenze dell’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro. Si stima che attualmente siano esposti dai 4,1 ai 7,3 milioni di lavoratori, dei quali il 97% nel settore edile e il 2% nella gestione dei rifiuti.
Uno spietato killeri che solo in Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, ha portato a 4400 morti tra il 2010 e il 2016. Questa sostanza è ancora presente negli edifici più vecchi e rappresenta una minaccia per la salute, in particolare quando i materiali che la contengono vengono perturbati, con il conseguente rilascio di fibre che possono essere inalate, ad esempio durante le ristrutturazioni.
Il parlamento Europeo nella seduta del 19 ottobre 2021 ha votato, a larga maggioranza (con 675 a favore, 2 voti contrari e 23 astensioni), a favore di una strategia europea per la rimozione sicura di tutto l’amianto in Europa. Il limite di esposizione all’amianto (OEL) passa dall’attuale 100.000 f/m3 (0,1 f/cm3) al nuovo limite di 1000 fibre/m3 (0,001 fibre/cm3). Spetta ora alla Commissione Europea legiferare in linea con la decisione del Parlamento Europeo.
E ‘stato presentato un pacchetto di interventi che i governi sono chiamati a valutare in breve tempo dal titolo “Costruire un futuro senza amianto”, un approccio globale per proteggere la salute delle persone e l’ambiente.
“Una serie di misure che non solo offriranno una migliore protezione ai lavoratori, ma costituiranno anche un enorme passo avanti verso un’Europa senza amianto“, dichiara Nicolas Schmit, Commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali.
Tra le misure il pacchetto comprende:
Agisci per l’ambiente di oggi e di domani, con la tessera anter.
Iscriviti
Continua con