Scopriamo la vespa elettrica: autonomia, prezzi e sostenibilità

La storica azienda italiana, produttrice di uno dei simboli internazionali del made in Italy, ha deciso di dire addio alla benzina e di attuare una mobilità molto più eco-friendly.  Ben due saranno i modelli presentati dalla Piaggio al mercato mondiale nel mese di ottobre. Il presidente e amministratore delegato Roberto Colaninno lo ha annunciato durante l’illustrazione del bilancio 2017. Vediamo dunque quali saranno le caratteristiche di queste nuove Vespe pronte a sfrecciare in silenzio per le strade.

Le caratteristiche del modello elettrico della vespa

La versione della Vespa interamente elettrica, denominata Vespa Elettrica, avrà un’autonomia di circa 100 km, con una potenza continua di 2kW, e una massima di 4kW.

Accelerazione immediata e spinta fluida saranno i tratti caratteristici del nuovo cinquantino che verrà lanciato per popolare le strade italiane e internazionali.

Per ricaricare la sua batteria agli ioni di litio, che insieme al motore elettrico si troverà al posto del serbatoio della benzina, sarà sufficiente collegare il cavo esterno sistemato nel vano sottosella a una colonnina di ricarica pubblica, o semplicemente alla presa elettrica di casa. Per raggiungere una carica completa saranno necessarie circa quattro ore.

Per quanto riguarda le colorazioni l’Elettrica è stata mostrata in argento con finitura blu elettrico. Da Pontedera, dove la Vespa Elettrica sarà interamente prodotta, assicurano però che i modelli della full eletric saranno personalizzabili scegliendo fra sette colori differenti.

Le caratteristiche del modello ibrido della vespa

Per l’ibrida, denominata Elettrica X, stesso design dell’elettrica, ma un motore termico ausiliario che garantisce circa 250 km di autonomia e offre la possibilità di ricaricare la batteria in movimento, sfruttando l’energia prodotta durante la decelerazione.

Entrambi i modelli saranno dotati di cerchi in lega da 12 e 11 pollici, luci Led, chiave telecomandata con tasto che apre il sottosella e presa USB per la ricarica del proprio smartphone.

Per quanto riguarda la X presentata con finiture arancioni, la versione ibrida sarà contraddistinta da una linea giallo-arancio.

Non solo green ma anche altamente tecnologica

Grazie alla nuova versione della Vespa Multimediale Platform, i possessori dei nuovi modelli saranno in grado di controllare e gestire alcune funzionalità del proprio scooter, come le informazioni diagnostiche principali e la geolocalizzazione del proprio mezzo, attraverso lo smartphone. La Vespa sarà inoltre dotata di un display TFT Full Color da 4,3 pollici, dove sarà possibile visualizzare velocità, distanza percorsa e, soprattutto, livello di carica.

L’App sarà in grado di gestire messaggi e telefonate e, essendo collegata al Bluetooth, sarà possibile persino rispondere alle chiamate o attivare la radio sfruttando il casco jet con auricolari e interfono integrati, altro accessorio presente nel catalogo.

Autonomia e prezzo della Vespa elettrica/ibrida

Per quanto riguarda la durata, si stima che la batteria della nuova Vespa avrà una durata di circa 10 anni, con circa 50.000/70.000 km.

Come già annunciato ad agosto, dai primi di ottobre i primi esemplari della Vespa Elettrica possono già essere prenotati sul web grazie alla campagna di booking on-line di Vespa Elettrica, attraverso il sito www.vespa.com o elettrica.vespa.com.
Il prezzo della nuova vespa è di 6390 € , ma è disponibile anche una nuova soluzione di acquisto a rate mensili da 99 € attraverso la neonata piattaforma Piaggio Financial Services. Ma la novità non sono finite infatti, versando un anticipo, verrà incluso nella rata anche il nuovo Vespa Care, un pacchetto di servizi che comprende:

• interventi di manutenzione programmata (36 mesi o 10.000km);
• estensione della garanzia di altri 12 mesi;
• check periodico della batteria;
• road assistance.

La nuova innovazione firmata Piaggio verrà lanciata su larga scala attraverso i concessionari Piaggio a novembre, mese in cui Milano accoglierà il salone Eicma: la commercializzazione partirà dai mercati europei, per poi essere estesa a Stati Uniti e Asia a partire dai primi mesi del nuovo anno.

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