Il ruolo delle città italiane nella sfida al cambiamento climatico

Milano e Torino tra le città più virtuose. Roma e la Strategia di Adattamento Climatico

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In che modo le città stanno cercando di affrontare e superare i rischi legati al cambiamento climatico, riducendo anche la propria vulnerabilità agli eventi estremi?

CDP – Carbon Disclosure Project, un’organizzazione no profit che si focalizza e misura gli impatti ambientali di investitori, aziende e città, ha stilato una classifica delle città europee più virtuose in base al valore delle loro azioni per contrastare il cambiamento climatico.

Tra queste ha assegnato il punteggio più alto anche a due città italiane, Milano e Torino, che entrano per la prima volta nella classifica di CDP.

Per ottenere come punteggio una A, tra le altre azioni, una città deve:

  • rendere pubbliche le informazioni attraverso il sistema CDP-ICLEI Track;
  • creare un inventario delle emissioni a livello cittadino;
  • aver pubblicato un piano d’azione per il clima.

Una città della Lista A deve anche completare una valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità (CRVA) e avere un obiettivo di adattamento al clima per dimostrare come si adatterà ai rischi climatici.

Insieme a Milano e Torino tra le 22 città valutate con una “A” nel ranking ci sono Atene, Barcellona, Copenhagen, Guimarães, Helsingør, Lund, Madrid, Malmö, Mannheim, Münster, Oslo, Parigi, Reykjavík, Saragoza, Stoccolma, Tampere, Trondheim, Turku, Uppsala e Vantaa.

Il CDP ha premiato Milano perché “ha introdotto un piano di retrofit energetico per gli edifici comunali, che riguarda sia gli edifici residenziali che quelli non residenziali, con l’obiettivo di dimezzare le emissioni di gas serra della città generate dal riscaldamento degli edifici comunali entro il 2030 e di arrivare a zero emissioni generate dal riscaldamento entro il 2040”.

Mentre Torino è stata una delle prime città italiane ad aderire al Patto dei Sindaci per raggiungere e superare gli obiettivi comunitari sul clima. Nel 2020 ha realizzato un Piano di resilienza climatica avviando delle iniziative di contrasto ai cambiamenti climatici. A livello più ampio, la Regione Piemonte ha anche aderito al Protocollo di intesa Under 2 Coalition tra i rappresentanti dei governi statali e regionali, i cui membri sono impegnati in un’azione a favore del clima e in linea con l’Accordo di Parigi.

 Strategia di adattamento climatico, l’esempio di Roma

Quanto sono pronte le città italiane ad affrontare il nuovo scenario climatico? L’ultimo rapporto Città clima di Legambiente evidenzia l’urgenza di aumentare la resilienza delle aree urbane per fronteggiare i periodi sempre più lunghi di ondate di calore e siccità, oltre che di precipitazioni piovose dalle conseguenze devastanti.

Roma è la città italiana che risulta subire i danni maggiori legati all’aumento della frequenza e intensità dei fenomeni. Lo scorso 23 gennaio la città ha presentato la prima Strategia di Adattamento Climatico che individua quattro grandi priorità da affrontare per prepararla agli scenari climatici previsti al 2050:

  • gli impatti di precipitazioni intense nei quartieri più a rischio;
  • gli approvvigionamenti idrici in uno scenario di più lunghi periodi di siccità;
  • l’aumento della temperatura e le conseguenze nei quartieri dove è più forte l’effetto isola di calore urbana;
  • l’intensificarsi di mareggiate e erosione nei 20 chilometri del litorale di Ostia in uno scenario di innalzamento del livello del mare.

 

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