Il clima estremo: emergenza animali

Quello del clima estremo e dei danni che temperature troppo basse o troppo alte causano nel mondo animale è un argomento sempre più all’ordine del giorno.

Dal Nord America è arrivata la notizia che numerose iguane cadono dagli alberi perché congelate a causa delle temperature rigidissime che stanno interessando la regione.
Dall’altro capo del mondo, in Australia, molte specie animali soffrono a causa del caldo eccezionale che sta opprimendo il Continente: le temperature hanno raggiunto quasi i 50°, per la precisione il termometro è arrivato a segnarne 47°, numero che non veniva registrato dal 1939.

Il caldo è così intenso che gli opossum non possono camminare sull’asfalto o sui tetti perché si ustionano le zampe, mentre gli uccelli a causa di un’eccesiva disidratazione non riescono a volare.
I numerosi volontari che stanno cercando di aiutare gli animali raccontano di scene strazianti e, oltre a recuperare i corpi dei tanti esemplari morti, si impegnano ad aiutarli per superare le difficoltà. I koala, per esempio, vengono rinfrescati con acqua più volte durante il giorno.

Il caso dei pipistrelli australiani detti “volpi volanti”

La situazione più drammatica è quella che riguarda le cosiddette volpi volanti, i pipistrelli tipici di questa zona, che si sono adattati al clima dell’Australia ma che sfortunatamente non riescono a sopportare temperature superiori ai 40°.
Si tratta di animali davvero particolari e particolarmente importanti per l’ecosistema che li circonda: possono raggiungere un’apertura alare di un metro, arrivare a pesare un chilo, e vivendo tra boschi e paludi hanno un ruolo fondamentale per l’impollinazione e il trasporto di semi.

Con l’ondata di caldo che ha colpito l’Australia, questi pipistrelli non riescono a trovare dei luoghi dove ripararsi e ad oggi si contano più di 200 esemplari morti, recuperati per terra o, a volte, addirittura trovati ancora appesi ai rami degli alberi. Nello stato del New South Wales un’intera colonia è stata cancellata; un simile danno non si registrava dal 2014, quando 100mila esemplari erano stati trovati morti nel Queensland.

Nel 1989 le volpi volanti esistenti erano 560mila; oggi se ne contano 400mila. A causa di questa rapida diminuzione, questi pipistrelli sono stati definiti vulnerabili rispetto alla lista delle specie a rischio estinzione.

Secondo i meteorologi l’ondata di calore dovrebbe durare ancora pochi giorni, dopodiché gli animali potranno avere un po’ di refrigerio.
La speranza è che nel frattempo il maggior numero di esemplari possibile riesca a salvarsi.

 

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