7 Novembre 2018 4 min di lettura
Abbiamo incontrato Roberto, imprenditore milanese, che ha investito sulle rinnovabili a tutto tondo. La sua volontà di tutelare l’ambiente ha cambiato la sua esistenza e quella della sua famiglia, portandoli a soluzioni coraggiose e vincenti per casa e mobilità. Tra queste, rientra la scelta di Tesla, azienda americana specializzata nella realizzazione di veicoli elettrici e altri prodotti per accelerare la transizione verso il consumo di energia sostenibile.
In questo modo Roberto garantisce una miglior qualità di vita per tutti, senza sprechi e senza privazioni. Vediamo perché e come.
Roberto, Lei fa l’imprenditore a Milano, ci può parlare del suo stile di vita?
Sono un cinquantenne, sono sposato e ho due figli. La particolarità? Ho da sempre avuto un’attenzione ed una sensibilità per la questione ambientale, uno dei motivi per cui, con la mia famiglia, abbiamo cercato di vivere in una casa indipendente fuori Milano.
Abbiamo sentito la necessità di essere energeticamente indipendenti e “puliti”: nella nostra casa abbiamo sostituito gli impianti a gas con impianti a pompa di calore, realizzato impianti fotovoltaici e impianti di accumulo energia. La nostra famiglia utilizza anche due macchine elettriche. La nostra richiesta energetica è aumentata con il tempo, e però abbiamo ridotto la spesa grazie alle energie rinnovabili.
E così, tuteliamo l’ambiente. Dico questo perché abbiamo fatto delle scelte di vita e delle scelte di sostenibilità, prima di tutto perché ci crediamo. Abbiamo la sicurezza che questa è la via da percorrere. Comprare la Tesla si è quindi inserito in un percorso coerente di scelte.
Quali sono stati gli aspetti che hanno determinato l’acquisto di un veicolo elettrico: che modello ha scelto?
La tecnologia e la sostenibilità sono state determinanti. La sostenibilità ambientale, certamente, ma soprattutto la tecnologia e la visione di un mondo in trasformazione. Tesla propone un concentrato di innovazione, tecnologia e concretizza ciò che altre case automobilistiche promettono per il prossimo futuro.
La macchina che ho scelto a giugno 2018, la Tesla Model X P100D, è estremamente innovativa, ma anche comoda, silenziosa, zero emissioni: per esempio, il navigatore è direttamente collegato con la rete dei superchargers, sicché programmando il viaggio, in base alla tipologia di guida che si ha, il navigatore e la macchina interagiscono per favorire il rifornimento nel momento adeguato (in genere non si carica oltre il 90% della batteria), ottimizzando i tempi di ricarica.
Come si viaggia con una macchina completamente elettrica?
Viaggio per lo più nel nord del nostro paese. Recentemente sono andato in Francia e le soste di ricarica ogni 350/400 km diventano un appuntamento gradevole e di relax che fanno parte del viaggio.
La pianificazione del viaggio è semplice: si inserisce il punto di arrivo e la macchina calcola da sola i tempi ed i luoghi per il rifornimento: in base al tipo di guida che uno predilige, la macchina organizza le tappe.
In quanto ai consumi, la Model X P100D deve tener conto della mole del veicolo, in termini di peso (2.500 kg dato principalmente dalle batterie, poiché il telaio è in alluminio), ma questo impatta relativamente poiché si percorrono 450 km con un solo pieno di energia.
Stimerei il tempo di rifornimento ad una quarantina di minuti, se la macchina è al meno del 20% della batteria. Rispetto ad una guida tradizionale, la amo molto: uno si ferma per un caffè, un aperitivo, si riposa. Si allunga un po’ la durata del viaggio, ma si viaggia meglio. C’è da dire che non vi è una sola varietà di presa per tutti i veicoli elettrici: se non ricarico presso un supercharger o comunque un rivenditore che abbia accordi con Tesla, corro il rischio di non poter ricaricare. Ciononostante, la situazione è molto meno complessa di quanto può sembrare ed i rischi di non poter ricaricare il veicolo sono limitati. Non sono mai rimasto a piedi (ride).
Come descriverebbe la Sua esperienza, soprattutto rispetto ad altre macchine?
Non tornerei indietro. Ne sono estremamente soddisfatto. Mi piace la parte tecnologica, il silenzio, il fatto che non emetta nessun tipo di gas e rispetti l’ambiente.
Se pensasse al 2030: come sarebbe la sua città ideale?
Mi piacerebbe che fossero diverse rispetto ad oggi, in particolare per quanto riguarda la costruzione di edifici nuovi: più efficienza ed autonomia energetica, impianti ecosostenibili che permettano ai cittadini di gestire i propri consumi in modo autonomo e responsabile; collaborazione dei Comuni alla mobilità elettrica, come esiste in altri paesi Europei come l’Olanda, dove le colonne di ricarica sono ovunque, frutto di accordi tra case automobilistiche e amministrazioni locali per lottare contro l’inquinamento atmosferico.
®Eco_Design WebMagazine
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