Gli studi prevedono fenomeni atmosferici estremi in Europa
“La corrente oceanica dell’Oceano Atlantico si indebolirà ulteriormente se il riscaldamento globale non si fermerà. Vicini al punto di non ritorno”. L’allarme degli scienziati in un nuovo studio: si prevedono sempre più fenomeni atmosferici estremi, anche in Europa.
Secondo un recente studio pubblicato su Nature Geoscience, un team di scienziati provenienti da Irlanda, Gran Bretagna e Germania sono riusciti a ricostruire la cronologia del flusso della corrente oceanica dell’Oceano Atlantico (il cosiddetto AMOC, da Atlantic Meridional Overturning Circulation, termine usato per indicare la Corrente del Golfo) negli ultimi 1600 anni.
I risultati? “La circolazione nell’Oceano Atlantico, alla base della Corrente del Golfo (il sistema meteorologico che porta un clima caldo e mite in Europa) è al suo livello più debole considerando l’ultimo millennio. Il cambiamento climatico ne è la causa più probabile”.
Clima, se fa freddo è colpa del riscaldamento globale
Questo vuol dire che ulteriori indebolimenti potrebbero provocare fenomeni atmosferici estremi: frequenti tempeste nel Regno Unito, inverni rigidi e un aumento delle temperature e della siccità in Europa ed un’innalzamento del livello del mare sulla costa atlantica degli Stati Uniti.
E le previsioni non sono positive: secondo gli scienziati autori della ricerca, l’Atlantic meridional overturning circulation si indebolirà ulteriormente se il riscaldamento globale non si fermerà, con una riduzione che passerebbe da circa il 34% al 45% già entro la fine di questo secolo. E questo potrebbe portarci vicino a un tipping point, ossia quel livello oltre il quale il cambiamento diviene inarrestabile e incontrollabile, ovvero un punto di non ritorno.
The Gulf Stream is among the mightiest rivers you will never see, carrying far more water than all the world’s freshwater rivers combined. Some scientists fear global warming is causing Atlantic currents to weaken. https://t.co/jaD7EiphpJ pic.twitter.com/g0IMoi1Mma
— The New York Times (@nytimes) March 3, 2021
Just out: our new paper affirming the unprecedented slowdown of the Gulf Stream System (aka Atlantic meridional overturning circulation, 𝗔𝗠𝗢𝗖) in Nature Geoscience! @NatureGeosci A thread. 1/11 pic.twitter.com/2GovKz5evk
— Stefan Rahmstorf 😷 (@rahmstorf) February 25, 2021
L’AMOC è la circolazione termoalina degli oceani e svolge un ruolo importante nella gestione del clima globale, incluso il mantenimento delle temperature in Europa più calde di quanto sarebbero altrimenti per la sua latitudine.
Immaginate un nastro trasportatore, ovvero la Circolazione Atlantica, che trasporta le acque calde, leggere e salate della Corrente del Golfo verso il Nord Atlantico, rilasciando calore in atmosfera, mitigando il clima dell’Europa settentrionale e spingendo le più fredde e pesanti acque polari in direzione sud.
2021, l’anno della svolta per il clima?
Ma il riscaldamento globale ed il conseguente scioglimento dei ghiacci artici, in particolare della Groenlandia, immettono nel sistema grandi quantità di acqua dolce, alterandone il funzionamento. Quando nel Nord Atlantico, infatti, affluisce troppa acqua dolce che fa diminuire il livello di salinità delle acque superficiali provenienti da sud, non permettere loro di essere abbastanza dense da affondare.
Gli scienziati ci avevano già avvisato: questo sistema di correnti si sta indebolendo già dal 2004, da quando furono effettuate le prime misurazioni della sua intensità.
Agisci per l’ambiente di oggi e di domani, con la tessera anter.
Iscriviti
Continua con