26 Novembre 2018 2 min di lettura
Crescono e rubano la scena ai combustibili fossili. Crescono così tanto nel Vecchio Continente che, per la prima volta nell’aprile 2018, hanno raggiunto la quota record del 38%, una fetta molto rappresentativa nella produzione energetica dell’Ue. In altre parole, lo scorso aprile oltre un terzo dell’elettricità prodotta in Europa proveniva da rinnovabili. E tutto questo grazie all’effetto trainante dell’idroelettrico e dell’eolico. Non era mai successo prima che l’energia pulita tagliasse un simile traguardo, complice la bassa domanda di riscaldamento per via delle temperature miti registrate in tutto il continente.
A fotografare questo trend favorevole per le rinnovabili è la quarta edizione del Quarterly Report on European Electricity Markets, il rapporto pubblicato a fine ottobre dall’Osservatorio europeo sul mercato energetico contenente i dati del secondo trimestre 2018 sull’approvvigionamento. I numeri sono rassicuranti anche perché, a fronte della performance positiva delle rinnovabili, le tariffe delle emissioni di carbonio sono aumentate così da scoraggiare il consumo di gas e carbone nella produzione energetica. In effetti, stando ai dati dell’Osservatorio, l’elettricità prodotta da carbone, gas e nucleare è calata dal 33 al 30% e dal 28 al 27%.
Tanto per dare un’idea, fra aprile e maggio 2018 l’elettricità prodotta da fonti verdi nei paesi dell’Unione europea è stata di oltre 80 terawattora, ovvero due volte i consumi elettrici di Repubblica Ceca e Ungheria sommati insieme. Ciononostante, non cala l’importazione di carbone che l’Ue continua sempre a far arrivare in grandi quantità dalla Russia, Stati Uniti, Colombia e Australia: 34100 megatonnellate di carbone, ovvero la stessa quantità importata nel secondo trimestre del 2017 ma comunque in calo del 20% rispetto al 2015. Un capitolo del documento è dedicato all’Italia che, già nel 2017, ha raggiunto l’obiettivo 2020 con il 17% dei consumi coperti da rinnovabili. Nel Belpaese (leggi anche “Energie rinnovabili in Italia: quali crescono e quali no”) la produzione di energia idroelettrica è aumentata del 60% dal maggio al giugno 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017 garantendo il 27% del mix di fornitura nazionale. E il concorso dell’Italia alla produzione energetica green in Europa, infine, è tutto fuorché secondario: il 7% sul totale.
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