
Evitiamo di fare jogging, walking e bicicletta nelle zone industriali e in aree anche solo vicine a strade trafficate. Le attività fisiche e sportive all’aria aperta moltiplicano il pericolo, perché aumentano anche di 10-20 volte il ritmo respiratorio.

I bambini fanno parte delle categorie più vulnerabili e vanno maggiormente tutelati dall'aria insalubre. Per loro sarebbe opportuno tenerli in posizioni lontane da fonti di inquinamento come i tubi di scappamento delle auto e prediligere percorsi lontani dalle aree maggiormente trafficate.

L'inquinamento esterno penetra nelle abitazioni soprattutto ai piani bassi nelle aree urbanizzate. Meglio effettuare la ventilazione degli ambienti quando gli inquinanti calano: di notte, la mattina presto, sempre e comunque nelle ore di minor traffico.

Oltre al buon senso di non uscire nelle ore di punta, è necessario usare una mascherina anti-inquinamento. Ma non una qualsiasi, perché le polveri sottili passerebbero facilmente e rimarrebbero nel volume tra maschera, naso e bocca, peggiorando la situazione. Meglio quindi dotarsi di un prodotto conforme alla norma EN 149 2001 (che definisce le regole di costruzione dei respiratori per la protezione da polveri) e abbia una classe di protezione almeno FFP2 (a media efficienza).

Attraverso l'alimentazione si può combattere l'azione nefasta degli inquinanti. La vitamina C aiuta a depurare l'organismo, migliorando la funzionalità del fegato. Sono molto consigliati i broccoli e ogni varietà di cavolo, tutti ortaggi di stagione quando l'inquinamento atmosferico è preponderante. Contengono dei composti di zolfo, detti glucosinolati, che attivano il naturale sistema difensivo, soprattutto a livello delle vie respiratorie, e contrastano il danno ossidativo.
Gli errori più comuni da evitare, per difendere la nostra salute
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