8 Aprile 2019 2 min di lettura
Dal 1 marzo è entrata in vigore l'Ecotassa, imposta che colpisce i proprietari di auto inquinanti. L'importo minimo parte da 1.100 euro.
8 Aprile 2019 2 min di lettura
Con l’approvazione della Legge di Bilancio, dal 1 marzo è entrata in vigore l’Ecotassa. Si tratta di una misura di tassazione per le auto inquinanti e con maggiori consumi.
Dal 1 marzo 2019 sino al 31 dicembre 2021, le vetture su cui i proprietari dovranno pagare il contributo sono sia quelle di nuova immatricolazione, sia già immatricolate all’estero e da re-immatricolare in Italia. Rientrano nel provvedimento anche i veicoli M1, utilizzati per il trasporto di persone, fino a 8 posti più quello dell’autista. Non rientrano nell’imposizione fiscale i veicoli per uso speciale come camper, veicoli blindati, ambulanze, veicoli con accesso per sedia a rotelle. La tassa viene calcolata in base alle emissioni di Co2. Dopo il primo tentativo di stabilire il tetto a 110 g/km, la tassa parte da un minimo di 161 g/km sulle auto già in circolazione. Vengono quindi escluse le auto usate e immatricolate precedentemente all’introduzione della nuova imposta. Dovranno pagare l’Ecotassa anche gli automobilisti che acquisteranno l’autovettura in leasing. Gli importi partono da 1.100 euro per l’acquisto di una nuova auto con emissione comprese tra 161 e 175 CO2 g/Km, di 1.600 euro per la fascia 176-200, di 2.000 euro tra 201 e 250 e di 2.500 euro per emissioni superiori ai 250. Proprio perché l’imposta non si applica al prezzo ma sul livello di emissioni di anidride carbonica, oltre ai SUV e le auto di grossa cilindrata, verranno colpite dal provvedimento anche auto più economiche come la Fiat 500L Cross (+ 1.100 euro), Fiat Doblò 1.400 cc benzina (+ 1.600 euro) e Volkswagen Golf 2.0 R, (+ 1.600 euro).
Dal momento dell’acquisto la sovrattassa dovrà essere pagata un sola volta. Per pagare i proprietari dovranno usare i moduli F24.
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