Pannelli fotovoltaici e centri storici sono compatibili?

La presenza del fotovoltaico sul tetto non può essere più percepita in assoluto come fattore di disturbo visivo nei centri storici. Ecco cosa ha decretato il Consiglio di Stato.

I centri storici in Italia sono il cuore delle città, ricchi di storia e cultura, un vero e prorpio patrimonio del nostro paese. Ma con l’aumento dei costi energetici, sempre più persone si rivolgono al fotovoltaico come soluzione per ridurre le spese e l’impatto ambientale. Ma per chi abita nei centri storici la situazione è differente e necessita di particolari accorgimenti.

Una cosa è certa: pannelli fotovoltaici e centri storici non sono incompatibili. A dirlo è stata un’importante sentenza del Consiglio di Stato, la n.2808 del 2025, pubblicata il 2 aprile, secondo la quale, un’integrazione rispettosa non solo è possibile, ma in molti casi doverosa. Se i pannelli fotovoltaici, viene ribadito, sono progettati in modo tale da ridurre al minimo l’impatto visivo, con colore e consistenza che li rendono ben integrati con l’ambiente circostante, l’autorizzazione paesaggistica deve essere concessa anche nei centri storici vincolati.

Fotovoltaico centro storico, il caso

Il caso del fotovoltaico nel centro storico di Firenze è iniziato quando il proprietario di un immobile ha richiesto l’autorizzazione paesaggistica per l’esecuzione dei lavori di installazione di pannelli fotovoltaici. La Soprintendenza aveva dato parere negativo in quanto l’edificio risulta in una zona che il Regolamento urbanistico comunale della Città di Firenze ha classificato come “tessuto storico o storicizzato prevalentemente seriale-spazio aperto”. Il Tar, in prima istanza, ha confermato il diniego, ma la situazione è cambiata con l’appello in Consiglio di Stato.

I giudici, con la sentenza 2808/2025, hanno ricordato che il passaggio alla produzione di energia da fonti rinnovabili costituisce, un obiettivo di interesse nazionale e che non è più possibile applicare ai pannelli fotovoltaici categorie estetiche tradizionali, le quali condurrebbero inevitabilmente alla qualificazione di questi elementi come intrusioni. I giudici ritengono che la soluzione progettuale proposta dal proprietario consenta di minimizzare l’impatto del fotovoltaico sul tetto, che appare armonizzarsi con il contesto circostante.

Secondo i giudici, l’installazione del fotovoltaico sul tetto può essere vietata in modo assoluto solo nella “aree non idonee” individuate dalla Regione, mentre negli altri casi, la compatibilità dei pannelli fotovoltaici sul tetto deve essere esaminata caso per caso.

I pannelli fotovoltaici colorati, quindi, rappresentano una soluzione promettente per coniugare la produzione di energia solare con la valorizzazione e la conservazione del patrimonio architettonico e culturale dei centri storici.

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