Il fotovoltaico flottante è una soluzione che può contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi energetici e ambientali dell’Italia.
Nel processo di transizione energetica il fotovoltaico flottante rappresenta un innovativo traguardo nell’impiego delle energie rinnovabili e può dare un contributo importante per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima).
Le potenzialità del fotovoltaico flottante sono enormi, sia in Italia che a livello globale. Secondo il Floating Solar Market Report del World Bank Group, con un potenziale globale stimato di 400 gigawatt, il solare galleggiante potrebbe raddoppiare l’attuale capacità installata globale di solare fotovoltaico. Sebbene il mercato sia ancora agli inizi e le sfide nella sua implementazione restano, il mercato del solare galleggiante è destinato ad accelerare con la maturazione delle tecnologie.
Cos’è il fotovoltaico flottante?
Conosciuto anche come fotovoltaico galleggiante, si tratta di un sistema di pannelli solari che galleggiano sull’acqua anziché essere fissati alla terraferma o agli edifici. Questa tecnologia consente l’installazione di pannelli solari su laghi, mari, dighe e altre superfici acquatiche. La caratteristica principale del fotovoltaico galleggiante è la sua flessibilità in termini di spazio disponibile: può essere esteso a qualsiasi superficie desiderata che sia mare, lago o bacini.
Questi pannelli vengono montati su strutture ancorate al letto o alla riva di un bacino idrico. Riguardo al funzionamento, il pannello solare galleggia sulla superficie dell’acqua, consentendo all’acqua di raffreddare i pannelli e aumentandone l’efficienza. Questi sistemi utilizzano lo stesso tipo di pannelli solari e inverter di quelli a terra, sostenuti da galleggianti in polietilene ad alta densità.
Vantaggi e benefici del fotovoltaico flottante
Gli impianti fotovoltaici galleggianti aprono nuove opportunità per aumentare la capacità di generazione solare, specie nei paesi con elevata densità di popolazione e usi concorrenziali per i terreni disponibili. Il sistema non occupa terreno ma sfrutta le aree inutilizzate dei bacini idrici artificiali o naturali. In questo modo ha un impatto ambientale molto limitato ed evita nuovo consumo di suolo.
Rispetto ai sistemi terrestri, hanno una migliore resa energetica grazie agli effetti di raffreddamento dell’acqua e alla ridotta presenza di polvere. Il fotovoltaico flottante può, infatti, aumentare la produzione di energia fino al 5-10% rispetto agli impianti terrestri. Inoltre, ogni MW installato sui bacini esistenti potrebbe ridurre le emissioni fino a 500 tonnellate di CO2 anno.
La presenza di acqua consente l’implementazione di un sistema di raffreddamento riducendo la temperatura del pannello fotovoltaico e le perdite dovute alla deriva termica, aumentando anche il ciclo di vita del pannello. Anche i costi di manutenzione sono nettamente inferiori
rispetto agli impianti fotovoltaici terrestri.
Inoltre, comportano una minore evaporazione dell’acqua, fino al 60%, contribuendo alla conservazione delle risorse idriche, una maggiore efficienza dei pannelli, grazie al naturale effetto di raffreddamento dell’acqua, ma anche un’installazione e smantellamento rapidi poiché non sono necessarie strutture fisse e gli ormeggi sono reversibili.
Opportunità in Italia per il fotovoltaico flottante
Il fotovoltaico galleggiante nell’ultimo anno ha registrato una crescita del 300% in Italia, affermandosi come il terzo pilastro del solare, accanto agli impianti a terra e a quelli su tetto.
In contesti caratterizzati da forte irradiazione solare, spiccata sensibilità paesaggistica ed esigenze crescenti di tutela delle risorse idriche, gli impianti flottanti (FPV) rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo della produzione di energia solare. In Italia sono stati già avviati iter autorizzativi per circa 3 GW di impianti distribuiti in tutte le regioni.
Con oltre 9mila sbarramenti presenti in Italia, di cui 543 grandi dighe, il nostro Paese ha una grande opportunità per sfruttare questa tecnologia galleggiante offshore e, con il supporto delle istituzioni e degli incentivi adeguati, questa soluzione può contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi energetici e ambientali dell’Italia.
A Roma nel corso di un convegno dal titolo “Fotovoltaico Flottante: l’innovazione al servizio della transizione energetica” promosso da Istituto per la Competitività (I-Com), in collaborazione con Elettricità Futura e Green Ideal Holding e che ha visto rappresentanti di istituzioni, amministrazioni, imprese e associazioni, è stato fatto il punto su potenzialità e prospettive del fotovoltaico flottante.
Esempi di fotovoltaico flottante in Italia
In Italia sono attivi, soprattutto nel Nord e nella Pianura Padana, diversi impianti fotovoltaici installati sull’acqua. Il primo realizzato su un bacino idroelettrico attivo è stato quello di Fontanedo, a Dampone in Val di Non, in Trentino, sviluppato in via sperimentale a partire dal 2020 con l’azienda HydroSolar, specializzata in installazioni fotovoltaiche galleggianti, inaugurato poi nel 2022.
Un’altra area galleggiante di 30.000 metri quadrati, interamente coperta da pannelli fotovoltaici con una potenza installata di 5,87 MW, sorge su un lago artificiale di 100.000 metri quadrati a Crescentino, in provincia di Vercelli. Il progetto Ghiaro 3 è stato seguito da Vitruvius & Partners.