Il riscaldamento globale in atto è la più grande sfida che l’umanità abbia mai dovuto affrontare. In questo scenario la ricerca e lo sviluppo di nuove fonti di energia rinnovabile diventa centrale. Una soluzione interessante è quella proposta dagli impianti fotovoltaici galleggianti, ovvero collocati su superfici d’acqua.
Proprio lo scorso 18 ottobre a Piolenc, nei pressi di Orange, nel Sud della Francia, è stata inaugurata O’Mega 1, la più grande centrale solare galleggiante d’Europa. Si tratta di un impianto composto da 47mila pannelli, installati su 17 ettari di un lago artificiale (un terzo della superficie totale), che sorge su un’ex cava mineraria. La centrale ha una capacità totale di 17 MW, in grado di fornire energia a 4.700 famiglie (circa 10mila persone).
“Si tratta di una svolta decisiva nello sviluppo delle energie rinnovabili”, ha commentato al quotidiano 20 Minutes Eric Scotto, presidente e cofondatore della compagnia di produzione di energia Akuo Energy, che dal 2014 sta portando avanti la realizzazione di O’Mega 1, in sinergia con gli operatori minerari locali.
L’impianto è costituito da galleggianti modulari assemblati in file e realizzati in HDPE (high-density polyethylene, polietilene ad alta densità) riciclabile e in grado di resistere a venti fino a 210 chilometri orari.
La notizia positiva per l’ambiente è che, una volta a regime, la centrale solare porterà a risparmiare la produzione di almeno 1.093 tonnellate di CO2 ogni anno.
Conversione alle rinnovabili: un impegno collettivo
Un aspetto molto importante da sottolineare è che il risultato ottenuto a Piolenc è stato il frutto di uno sforzo collettivo. A contribuire al finanziamento di 17 milioni di euro necessari per la progettazione e la costruzione dell’impianto solare sono stati, infatti, anche i cittadini. Grazie al crowdfunding chiunque ha potuto diventare parte attiva, integrando l’investimento di Natixis Energéco (il principale finanziatore della centrale).
Anche lo stesso comune di Piolenc ha scelto di investire nell’impianto, adimostrazione dell’importanza della cooperazione tra pubblico e privato in questa sfida collettiva verso una maggiore sostenibilità.
A sottolinearlo lo stesso Eric Scotto: “Oggi, oltre a inaugurare il più grande impianto solare galleggiante d’Europa, stiamo dimostrando che la lotta ai cambiamenti climatici richiede uno sforzo collettivo. Con i miei colleghi produttori indipendenti e il fornitore di elettricità verde Plüm, stiamo svolgendo un ruolo fondamentale consentendo a tutti i cittadini che optano per l’elettricità verde di origine controllata di diventare veri attori nella transizione energetica, sostenendo così lo sviluppo di energia rinnovabile nel nostro Paese. Ora spetta ai cittadini scegliere il proprio mix energetico”.
La Akuo ha sottolineato anche la “facilità” della costruzione di una centrale come quella francese, completata nel giro di pochi mesi e studiata per rimanere operativa almeno 25 anni.
L’importanza degli impianti fotovoltaici galleggianti deriva dal fatto che “per le grandi centrali solari mancheranno presto i luoghi adatti a terra”, ha spiegato l’ideatore del progetto, Bernard Prouvost, “costruendole sull’acqua, invece, non si è in concorrenza neppure con lo sfruttamento agricolo del suolo”.
Il direttore di produzione Akyo Marc Neyret ha chiarito anche i dubbi relativi all’impatto della centrale sulla vita acquatica, definendolo “estremamente basso”e spiegando “Non è un coperchio sullo stagno. Riduciamo la quantità di luce che entrerà nell’acqua e allo stesso tempo la temperatura, ma limiteremo l’evaporazione e la proliferazione delle alghe e proteggiamo i pesciolini dai loro predatori”.
Piolenc non resterà a lungo capofila nel fotovoltaico galleggiante. Il suo record, infatti, sarà presto superato da Raissac d’Aude, un altro comune francese dell’Occitania, dove la Akuo Energy sta portando avanti l’installazione di un nuovo impianto solare galleggiante da 18 MW. Una dimostrazione di come la Francia sia seriamente impegnata su questo fronte. A ribadirlo, proprio in occasione dell’inaugurazione di O’Mega 1, è stato anche il ministro della transizione ecologica, Elisabeth Borne, che ha commentato: “In Francia il fotovoltaico deve raddoppiare entro il 2023 e quintuplicare entro i prossimi 10 anni”.
Alice Zampa