Per città che diventano sempre più calde e popolose e in un mondo sempre più urbano che deve far fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici, è necessario ripensare la struttura delle nostre città.
Con l’aumento delle temperature, delle emissioni di gas e inquinanti da veicoli a motore e condizionatori, con la crescita della produzione di rifiuti e il maggior bisogno di risorse idriche, le città potrebbero diventare dei luoghi poco vivibili.
Come devono essere le città nel futuro? Quali sfide vanno affrontate? Ci sono già esempi di centri urbani che hanno ripensato i luoghi in chiave sostenibile, puntando a investire in processi di carbon neutrality, aumentare le aree verdi, migliorare i servizi di sanità, ripensare alle forme di mobilità e di consumo, ricreare quell’equilibrio e armonia necessari tra natura e risorse,
Le Green City del Futuro
Il primo premio dell’European Green Capital Awards 2024 è stato vinto dalla città di Valencia in Spagna, grazie ai suoi risultati ottenuti nel campo del turismo sostenibile, della neutralità climatica e della transizione verde equa e inclusiva. Il 97% degli abitanti della città vive entro 300 metri da aree urbane verdi. Valencia promuove inoltre una produzione alimentare più sana, sostenibile e inclusiva attraverso il suo “Programma per i quartieri e l’alimentazione”.
Elsinore in Danimarca e Velenje in Slovenia, hanno invece vinto il premio dell’European Green Leaf Awards 2024. La città danese ha conquistato il titolo grazie al rinnovamento energetico degli edifici e la conversione delle fonti di calore, anche attraverso la creazione di sistemi di teleriscaldamento. Velenje è stata, invece, una delle prime città in Slovenia a installare un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti.
E in Italia invece?
La classifica delle città più sostenibili (e dove si vive meglio)
Nel 30° rapporto Ecosistema Urbano creato da Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, sono state analizzate le performance ambientali di 105 Comuni capoluogo.
Per stilare la classifica Legambiente ha preso in considerazione 19 parametri distribuiti in 6 aree tematiche (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia) con l’assegnazione di un punteggio massimo teorico di 100 punti.
Sulla base di questi punteggi, a guidare la classifica sono tre città del Nord Italia: Trento, Mantova e Pordenone, che superano quota 80 punti. Nella top ten seguono Treviso, Reggio Emilia, La Spezia, Cosenza (prima città del Sud), Forlì, Bolzano e Belluno.
Cagliari e Oristano si posizionano al 16° e 22° posto, mentre Roma è 89esima. A chiudere la classifica si trovano tre città siciliane: Caltanissetta, Catania e Palermo. Milano invece scende di quattro posizioni e si piazza al 42esimo posto (nel 2022 era al 38esimo), trend negativo anche per Firenze (53esima) e Genova che arriva al 58esimo posto.
In generale, però, l’andamento di crescita delle città italiane è lento ed altalenante, con alcuni miglioramenti solo in certe aree. Trend positivi riguardano l’aumento percentuale della raccolta differenziata, arrivata nel 2022 al 62,7%, anche se solo in alcuni capoluoghi, e l’aumento di piste ciclabili.
Legambiente, però, non ha registrato nessun miglioramento nel tasso di motorizzazione tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti. Il trasporto pubblico negli anni è peggiorato: da 97 viaggi pro capite all’anno del 1995 si è passati a 65 viaggi pro capite, ben al di sotto della media europea.