Uno stile di vita che nel nostro Paese non è molto diffuso, se non per scopi turistici, ma che potrebbe davvero diventare il futuro sostenibile delle abitazioni. Ecco cosa sono le houseboat.
Una casa galleggiante per viaggiare ma anche per viverci sempre, lontani dalle grandi città e a contatto con la natura. Si chiamano “houseboat“, un tipo di abitazione autosufficiente dal punto di vista energetico, dotate di impianti per la produzione di energie rinnovabili. Una soluzione abitativa che rispecchia perfettamente gli obiettivi della casa green e sostenibile dell’Agenda 2030. Se poi non si sposta non inquina neanche. Le case galleggianti sono imbarcazioni progettate con tutti i comfort di un vero e proprio appartamento, ma con le fondamenta collocate in acqua. Molte di esse hanno un motore e possono navigare, altre non sono motorizzate e restano attraccate in aree specifiche. Potrebbe essere davvero questo il futuro sostenibile delle nostre case?
Quanto costa una houseboat?
La houseboat possono essere motorizzate o ferme. Le prime sono imbarcazioni al cui interno sono stati ricreati gli ambienti di un appartamento e sono più costose rispetto alla seconda tipologia, veri e propri appartamenti prefabbricati poggiati su una piattaforma galleggiante. Possono costare dai 70 mila euro fino a superare i 100 mila euro. Ci sono poi da aggiungere le spese annue, come l’affitto per l’ormeggio, l’assicurazione ed eventuali imposte comunali.
Vantaggi ambientali delle houseboat
Soggiornare o vivere stabilmente in houseboat vuol dire essere a stretto contatto con la natura. Problemi come la congestione delle città, la cementificazione, ma anche il consumo di suolo e di risorse da parte delle abitazioni, potrebbero essere risolti ripensando il nostro modo di abitare. Inoltre, adottare soluzioni completamente autosufficienti dal punto di vista energetico, come le houseboat, in cui l’elettricità viene generata da pannelli solari, o anche con pompe di calore che possono utilizzare il sistema idrico per garantire sia il riscaldamento durante l’inverno che il raffrescamento in estate.
Esempi di houseboat nel mondo
Ad Amsterdam sorge addirittura un museo dedicato alle houseboat (Houseboat Museum Amsterdam). Se ne contano 2.400 e spesso si tratta di vecchi battelli riconvertiti. Sempre nella capitale olandese, negli ultimi anni è nato Jiburg, un quartiere galleggiante che sorge nella periferia Est di Amsterdam con 165 ville galleggianti, dotate di pannelli solari e vetri termici per garantire il massimo comfort in estate e inverno.
Ma anche a Parigi, Londra, Berlino e Amburgo ve ne sono molte. In particolare a Londra esistono le narrowboat, tipiche case galleggianti che solcano il Tamigi e dove molti hanno deciso di vivere stabilmente. Tra le più spettacolari ci sono le houseboat di lusso negli Emirati Arabi Uniti, come la Abu Dhabi Floating Villa, autosufficiente per quanto riguarda i sistemi energetici e di smaltimento dei rifiuti
E in Italia? Si naviga in houseboat in Veneto, lungo il Sile, e si possono noleggiare anche per visitare il Portogallo, la Camargue e la Valle della Loira in Francia, i canali di Olanda e Belgio, i fiumi delle Highlands in Scozia e del Norfolk in Inghilterra. Per chi volesse provare come si vive in houseboat si possono affittare anche delle guest house sull’acqua in Sardegna e lungo la Costa Adriatica.