Indumenti usati e non più riutilizzabili. Ma dove si buttano? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla raccolta differenziata dei rifiuti tessili.
L’industria della moda, specie quando si parla di fast fashion, è uno dei settori più inquinanti al mondo e nei quali si registrano i maggiori sprechi. Ma dove possiamo buttare gli indumenti usati e non più riutilizzabili?
Dal 1° gennaio 2025 scatta in tutta Italia l’obbligo della raccolta differenziata per gli abiti usati. Secondo la Commissione e il Parlamento Ue, il settore tessile è responsabile del 10% (654 chilogrammi di CO2 all’anno per persona) delle emissioni di gas a effetto serra in tutto il mondo. La raccolta differenziata dei rifiuti tessili è presente oggi già in diversi Comuni italiani ma non è un obbligo di legge e non lo sarà almeno fino al 2025.
Inoltre, secondo i dati raccolti dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), in Italia produciamo ogni anno 663mila tonnellate di rifiuti tessili. Tutto ciò influisce sull’ambiente: da enormi quantità di emissioni di carbonio ad un’eccessiva quantità di acqua impiegata nei processi di produzione. L’obiettivo per frenare l’inquinamento dell’industria tessile è quello di rimettere in circolo i tessuti, intercettarli prima che arrivino in discarica e sfruttarne le fibre in modi diversi.
I tessuti che, invece, vanno buttati nel cassonetto del tessile, sono tutti materiali ormai inutilizzabili e che non possono più essere usati in altro modo. Nel cassonetto, quindi, andranno calze rotte, abiti macchiati, vecchi asciugamani, ad esempio. Potranno essere buttati all’interno dei cassonetti per la raccolta della frazione tessile urbana e chiusi in buste. Per garantire il recupero dei materiali è opportuno non buttare nella raccolta differenziata del tessile tessuti sporchi o maleodoranti.
In attesa dell’obbligo o in caso di non disponibilità nel tuo comune di cassonetti per la raccolta dei rifiuti tessili, è possibile portarli in negozi o catene che li raccolgono per riciclarli o all’isola ecologica più vicina.