
Venti metri di altezza, tronco slanciato e grandi foglie dalla punta ricurva: l’Acero riccio è una delle varietà “mangia smog” per eccellenza. È capace di assorbire fino a 3800 chilogrammi di Co2 in vent’anni ed è un prezioso alleato contro le isole di calore negli ambienti urbani

Con la sua corteccia elegante e chioma leggera, era oggetto di culto dei Celti e delle tribù germaniche che la veneravano. Questo albero, che soffre parecchio la siccità nelle estati più calde, è in grado di assorbire 3100 chili di Co2 dell’aria

E’ longeva questa preziosa quercia che raggiunge i 35 metri di altezza e può vivere oltre due secoli. Come la betulla anche il Cerro, il cui utilizzo è ideale per i parchi urbani, “mangia” 3100 chili di Co2.

Le origini di questo albero risalgono a 250 milioni di anni fa. Il Ginko è in grado di assorbire 2800 chili di Co2 fa da barriera contro afa, polveri e gas. Vive bene in tutti i tipi di terreno, è resistente al caldo e al freddo più intenso. Tutte virtù che ne fanno un albero eccellente per i giardini cittadini e per il verde pubblico.

Bello da vedere, con le sue grandi foglie e con la sua chioma imponente che fa ombra, il tiglio offre un’efficace barriera di protezione contro lo smog mentre si rivela meno utile per la rimozione del particolato.

Detto anche Spaccasassi perché cresce su terreni sassosi, il Bagolaro rappresenta uno degli alberi più longevi, con radici ben profonde. Con la sua corteccia grigia e liscia, si presta bene per i grandi viali cittadini.

È fra le essenze che garantiscono il massimo assorbimento di anidride carbonica per metro quadrato di foglie. Di grandi dimensioni, i tigli selvatici sono tipici delle città e dei giardini. Varietà di grandi dimensioni, è uno degli antenati del tiglio comune.

“…Immenso olmo ove a torme albergano, si dice, i fallaci sogni che alle foglie sono sospesi…” E’ Virgilio a raccontare dell’olmo dell’Averno e della sua magica facoltà di ospitare i sogni, potere attribuito dagli antichi Greci agli olmi. Con le sue radici solide e profonde, l’Olmo campestre ha foglie eleganti che svolgono un’ottima funzione purificatrice.

È una specie molto utilizzata nelle alberature cittadine per la sua eleganza e perché resistente allo smog. Capace di arrivare a 40 metri di altezza, questo albero dal look tropicale è un prezioso antidoto contro l’inquinamento urbano.

Effetto barriera anche per questa meravigliosa specie che si sposa perfettamente con i terreni umidi e paludosi. L’Ontano nero è un albero che riesce a trattenere fino a 2,6 tonnellate di C02 assorbendo soprattutto le sostanze inquinanti gassose.
Sono un vero tesoro. Un pezzo di storia delle nostre città, una straordinaria barriera contro l’inquinamento dell’aria. Fanno la differenza nella qualità della vita nei contesti urbani. Madre Natura è stata così magnanima da assegnare agli alberi specifiche proprietà antismog per ripulire l’aria. Pensiamoci quando li vediamo svettare sui viali, sulle piazze, nei parchi e nei giardini: gli alberi sono un efficace antidoto contro le terribili polveri sottili. Ecco la nostra classifica dei 10 alberi anti-smog.
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