Un film per tutti, grandi e piccini, su animali, natura e rispetto dell’ecosistema. “La quercia e i suoi abitanti”, di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux.
La vita e la morte. Il giorno e la notte. L’estate e l’inverno. Il sole, la pioggia e la neve. È il ciclo della vita che si alterna da anni, ben 210 per la precisione, sotto l’enorme quercia, protagonista di “La quercia e i suoi abitanti” di Laurent Charbonnier, maestro dei documentari naturalistici, e Michel Seydoux, celebre produttore qui al suo esordio alla regia.
I segni dell’età si presentano come robusti rami, appiattiti dal peso del fogliame, e cavità di diverse forme e dimensioni che solcano il tronco come rughe sulla pelle. La protagonista di questo viaggio è proprio lei, che senza muoversi o parlare, racconta la sua vita. Intorno a lei diverse specie, ognuna con il suo spazio, vivono la propria esistenza, diventando coprotagonisti dell’intero spettacolo.
All’ombra di questo grande albero secolare, nella regione francese della Sologne, vivono tanti piccoli e grandi abitanti. Nessuna voce fuoricampo, nessun narratore ma solamente i suoni della natura e la colonna sonora originale di Cyrille Aufort (La marcia dei pinguini) che guidano lo spettatore ad ammirare la quercia e la biodiversità che la circonda.