La sostenibilità nel dna fin dal 1948. Il viaggio di Anter per raccontare modelli di economia circolare si ferma nel distretto tessile di Prato. Qui troviamo una realtà che si estende su oltre 29.000 metri quadri di territorio, che impiega circa 100 dipendenti e che ha fatto della ricerca e della sostenibilità un proprio valore fondante.
Stiamo parlando del Lanificio Fratelli Balli, di recente al centro di un evento nazionale sulla sostenibilità, a cui ha preso parte anche Anter. A raccontare la visione per il futuro e gli investimenti in corso in ricerca e innovazione è uno dei soci, Leonardo Raffaelli.
1) Il Lanificio Balli si distingue, nel distretto Pratese, per i valori di Sostenibilità e Tracciabilità che persegue .Ci parli dell’attività aziendale e dei prodotti ottenuti da materiale di riciclo e scarto.
Il Lanificio F.lli BALLI ha storicamente rappresentato un punto di riferimento per il distretto Pratese essendo una azienda che ha un ciclo di lavoro praticamente verticale. Questa caratteristica , che ci contraddistingue rispetto ad altre realtà industriali locali ed Italiane , è ad oggi un valore aggiunto soprattutto per avere una filiera produttiva potenzialmente tracciabile secondo le nuove normative Europee.
Soprattutto negli ultimi 2 anni , il nuovo management sta investendo molto in una Road map dove al centro c’è sicuramente la Sostenibilità e Tracciabilità della filiera produttiva . Sotto questo aspetto l’azienda sta perseguendo tutti gli step necessari per garantirsi tutte le certificazioni richieste dai Brands della moda, senza le quali , già attualmente, e lo sarà sempre più nel prossimo futuro, non sarà più possibile competere in un mercato sempre più “Sostenibile”.
In questo contesto si inserisce la gestione , tra gli altri , dei prodotti rigenerati ..che sono un po’ il Dna della cultura tessili pratese ..prodotti che il Lanificio F.lli BALLI gestisce in primis dai propri scarti di lavorazione ..con la mission di dare una “seconda vita ” a questi cercando dove è possibile nel trasformarli nuovamente in un tessuto di valore, oppure gestiti da aziende specializzate che li trasformeranno per altre finalità .
2) La vostra realtà aderisce al protocollo 4 Sustainability . Di cosa si tratta?
4sustainability® è un innovativo framework di implementazione un marchio registrato che garantisce le performance di sostenibilità della filiera del fashion & luxury. Le sei iniziative o pillar su cui si fonda coincidono con le priorità definite dalla Global Fashion Agenda in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibiledell’Agenda ONU. Oggi Process Factory per la nostra azienda è un partner fondamentale lungo la “Road map ” tracciata verso un futuro sempre più sostenibile .
3) Negli ultimi tempi sentiamo spesso parlare di Passaporto Digitale di Prodotto .Cosa rappresenta per un azienda tessile e che benefici apporta al mondo della moda ?
Il nuovo Passaporto Digitale dei Prodotti (DPP), in sintesi, può essere definito come un insieme di dati applicati al prodotto finito che permettono di accedere a informazioni relative alla sostenibilità dei prodotti lungo la loro catena di valore, compresi i dati sulle materie prime, la produzione, il riciclo e molto altro. Ciò è possibile tramite i cosiddetti “data carrier”, ovvero diverse tecnologie, come il QR code, su cui possono essere registrati molteplici tipologie di dati.
Quest’ultimi svolgono un ruolo chiave per creare trasparenza sui prodotti, promuovendo così la transizione verso l’economia circolare. Concretamente, un prodotto dotato di passaporto digitale può essere scansionato da chiunque con un dispositivo idoneo, in modo da aprire un’applicazione o una pagina web. Oltre al QR code esistono molti altri potenziali “data carrier”, dalle tecnologie più consolidate (ad esempio, codice a barre 1D e RFID), ad altri più recenti e costosi (ad es. NFC, tag Bluetooth).
Sono evidenti i vantaggi, nonostante la complessità del percorso, in quanto tutto questo consentirà di presentarci a consumatori sempre più attenti e consapevoli .