“Il mare è la loro casa”, la campagna LAV per i bambini sul rispetto degli animali marini

Con l’estate i bambini non vedono l’ora di correre in spiaggia, di giocare in acqua e con paletta e secchiello. Oltre al loro divertimento, però, bisogna avere rispetto degli animali marini e del loro habitat.

Il mare è la loro casa è la campagna pensata da LAV (Lega Antivivisezione)  con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per insegnare a rispettare tutti gli animali del mare.

21 tappe estive in cui i volontari LAV, insieme a bambine e bambini, sono ambasciatori del rispetto per gli animali del mare e della costa e colorano le spiagge di sensibilità e informazione.

Attraverso un QR-Code presente sui materiali cartacei distribuiti a bambini e famiglie, tutti possono accedere alla pagina web del progetto e scaricare un breve cartone animato dedicato ai piccoli tra i 6 e i 10 anni che mette in scena la cattura di un granchietto e la sua successiva liberazione. Si tratta di uno strumento digitale da usare direttamente sulla spiaggia o dove si preferisce per insegnare ai bambini il giusto approccio di rispetto verso gli animali.

Granchi, piccoli pesci, meduse, paguri e molluschi sono tra gli animali più spesso catturati o tenuti nei secchielli durante le giornate in spiaggia. Questi atti, anche se compiuti in maniera innocente dai più piccoli, possono avere conseguenze gravi sugli animali. “Catturare animali e tenerli prigionieri, anche per poco tempo, può avere su di loro conseguenze molto gravi. Quello che per noi è un semplice divertimento, per gli animali può essere molto pericoloso e persino mortale“, afferma Giacomo Bottinelli, responsabile dell’Ufficio a Scuola con Lav.

L’iniziativa mira anche a cambiare la percezione comune delle spiagge, spesso considerate luoghi privi di vita e adatti a ospitare eventi di grande portata come concerti. Ma le spiagge sono ecosistemi ricchi di vita, con gli animali che le popolano, come il fratino, sempre più a rischio. Ecco perchè occorre insegnare sin da piccoli il rispetto per questo ecosistema che ci ospita, e per tutti gli esseri viventi che lo abitano.

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