Verso la neutralità climatica, azioni in atto, strategie per sapere come procede l’obiettivo net-zero fissato al 2030.
Da quando abbiamo siglato l’Accordo di Parigi nel 2015, la comunità scientifica ha individuato un obiettivo di riduzione delle emissioni globali definito “neutralità climatica”, che dovremo raggiungere entro il 2050. Per raggiungere tale obiettivo, ogni cinque anni i paesi devono fissare dei traguardi per i loro sforzi in materia di clima.
Neutralità climatica significa emettere nell’atmosfera solo la quantità di gas a effetto serra che può essere assorbita dalla natura, ovvero da foreste, oceani e suolo. Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è necessario ridurre drasticamente le emissioni di gas serra provenienti da fonti antropogeniche, come l’industria, il trasporto e l’agricoltura, oltre ad aumentare gli sforzi di riforestazione e conservazione delle foreste per assorbire maggiori quantità di CO2 dall’atmosfera.
Lo scorso marzo la Commissione europea ha pubblicato il rapporto “Research and Innovation for Climate Neutrality by 2050: Challenges, opportunities and the path forward”, un documento che fornisce raccomandazioni politiche riguardanti la progettazione, i principi e le soluzioni necessarie per accelerare la transizione ecologica verso emissioni nette a impatto zero.
Il rapporto identifica le aree chiave di ricerca e innovazione in tre legami chiave per la neutralità climatica:
Secondo la Commissione, il punto di partenza dovrà essere la piena attuazione della legislazione vigente per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030, e l’aggiornamento in corso delle proposte di piani nazionali per l’energia e il clima (PNEC) è un elemento chiave per monitorare i progressi.
CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns) è il database creato da Italy for Climate, in collaborazione con Ispra, per diffondere informazioni e buone pratiche sul percorso verso la neutralità climatica nelle Regioni italiane.
Il database è frutto di un lavoro di ricerca e rielaborazione di dati che ha permesso di individuare 26 indicatori articolati in 8 aree tematiche: emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità. Ambiti cruciali per valutare i progressi verso la neutralità climatica dei territori, ma anche gli effetti delle azioni messe finora in campo a livello locale e i rischi che le diverse comunità corrono a causa del riscaldamento globale.
Il database è frutto di un lavoro di ricerca e rielaborazione di dati che ha permesso di individuare 26 indicatori articolati in 8 aree tematiche: emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità.
Tra le regioni al momento è la Liguria quella che ha fatto di più in termini di riduzione delle emissioni pro capite di gas serra: il valore si è ridotto del 65%, oltre l’obiettivo 2030 del “Green deal”, soprattutto grazie alla riduzione nell’uso di carbone.
📣 #savethedate
Il 29 febbraio saremo a @KeyEnergyit a Rimini, a presentare #CIRO (Climate Indicators for Italian RegiOns): il primo database per le Regioni sul clima!Leggi la News per scoprire di più e iscriviti all’evento! 👇https://t.co/LPuSpwoq3E
— Italy for Climate (@ItalyforClimate) January 31, 2024
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