I consigli per uno stile di vita più sostenibile anche per i più piccoli
I bambini crescono e cambiano rapidamente le loro esigenze. Vestitini, passeggini e giocattoli dopo poco tempo non sono più utilizzabili. E i pannolini? Gli usa e getta generano oltre 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno. Cosa si può fare per rendere più sostenibile anche la vita dei nostri piccoli?
Scegliere opzioni di seconda mano o più durevoli può ridurre significativamente i rifiuti prodotti durante l’infanzia. Oltre questo, piccoli accorgimenti nell’acquisto e nell’utilizzo degli oggetti che li riguardano, come i pannolini o le salviette, possono determinare conseguenze sull’ambiente importanti e fare la differenza. E non solo. Molte di queste scelte hanno anche vantaggi economici, gestionali e per la nostra salute.
Ecco alcuni consigli utili per crescere bambini zero waste!
Ogni bambino utilizza una media di circa 4500 pannolini nell’arco dei canonici tre anni: ciascuno di questi impiega circa 500 anni per essere definitivamente smaltito. Gli usa e getta generano oltre 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno. Una volta gettati via, i pannolini diventano una pericolosa fonte di inquinamento in quanto rappresentano ben il 10% di tutti i rifiuti urbani. C’è anche un’altra problematica legata ai pannolini usa e getta per i bebé: la presenza di rifiuti organici rischia di provocare contaminazioni sia nel terreno sia nelle falde acquifere (Fonte Greenplanet).
Cambiamenti climatici: i più a rischio sono i bambini
Negli ultimi anni la produzione dei pannolini si è fatta sempre più attenta all’ambiente, e anche le mamme hanno iniziato a valutare più spesso l’utilizzo di pannolini lavabili. Per far conoscere con quali materiali sono fatti, su come funzionano ed altri consigli, sono nate le “pannolinoteche” dove si possono vedere e provare tutti i tipi di pannolini lavabili per scegliere quello più adatto.
I pannolini lavabili sono composti sostanzialmente da tre parti: struttura esterna in stoffa (mutandina), parte assorbente in cotone removibile, eventuale velina usa e getta. Per usarli al meglio intanto occorre procurarvi quelli che vi servono ( 24 il primo anno, con 3 mutandin, e 12 – 15 dal secondo). Possono essere lavati insieme al resto del bucato (la temperatura non deve superare i 30-40°C), utilizzando un normale detersivo che non contenga cloro né sostanze sbiancanti.
I pannolini lavabili, inoltre, fanno abbandonare più precocemente l’uso del pannolino in quanto imparano a controllarsi prima e a capire la connessione tra fare pipì e il sentirsi bagnato.
Indipendentemente dal pannolino utilizzato, è possibile in ogni caso passare alle salviette riutilizzabili di stoffa per ottenere una significativa riduzione dei rifiuti. Le salviette lavabili sono più economiche, creano meno rifiuti in discarica e aiutano a evitare l’uso di saponi e prodotti chimici che irritano la pelle del bambino.
Inquinamento atmosferico e salute dei bambini: il rapporto shock dell’OMS
Passeggini, culle, seggioloni sono fondamentali della vita quotidiana con un bimbo ma quando non servono più, finiscano in discarica, un vero e proprio spreco, dato che si tratta di articoli resistenti e indistruttibili. C’è chi li compra nuovi, chi li getta dopo pochi anni di utilizzo. La dinamica che ci crea ha un evidente impatto sull’ambiente che si può assolutamente evitare. Se pensi che mamme e papà continuano a comprarne di nuovi e che, allo stesso tempo, altri genitori finiscono per gettarli dopo solo un paio d’anni di utilizzo, hai già chiaro quale sia l’impatto ambientale di queste dinamiche.
Ricordiamoci anche che usare meno passeggini, girelli, seggioloni (e quindi comprare meno questi articoli), spingono il bambino a migliorare la sua partecipazione all’ambiente, la sua autonomia e il suo sviluppo psicomotorio, senza andare incontro a vizi posizionali ( bambino “a parcheggio”). E’ molto meglio, ad esempio, farli gattonare in condizioni di sicurezza. Certi comportamenti se adottati possono davvero migliorare la crescita e lo sviluppo del proprio bambino.
Acquistare nuovi adorabili vestitini per il tuo neonato è il primo istinto ma bisogna sempre pensare che crescono velocemente e a quanti vestiti necessitano nel corso della loro vita. L’impatto ambientale dell’industria della moda lo conosciamo e anche nel caso dell’abbigliamento il discorso non cambia. Anche l’abbigliamento per bambini può essere un investimento significativo e la scelta dell’usato fa anche risparmiare parecchio. Primo step da fare è quello di chiedere a parenti e amici con bimbi più grandi se hanno vestiti da dare via. Si innesca così un circolo che consente di ridurre gli sprechi. Ma ci sono anche diversi siti web dedicati all’usato per i vostri bimbi.
Un “killer” invisibile minaccia le nostre case
Se acquistate magliette, body e pantaloni nuovi è preferibile in ogni caso comprare meno ma meglio, scegliere capi certificati e di qualità sia per quanto riguarda i materiali usati.
Scegliere giocattoli di legno è molto più sicuro rispetto a quelli più comuni in economica plastica e vale sempre la soluzione “meno e meglio”.
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