L’isola di Poveglia diventa bene comune: sarà un parco pubblico

“Poveglia non è solo un luogo ma il simbolo di una nuova idea di gestione dei beni pubblici, alternativa all’abbandono e all’alienazione. Una vittoria che riguarda tutte e tutti”, l’associazione Poveglia per tutti.

 

L’isola di Poveglia nella laguna di Venezia sarà finalmente un parco pubblico. Dopo undici anni di battaglie civiche contro la privatizzazione e la turistificazione, la parte nord dell’isola è stata concessa dal Demanio allassociazione Poveglia per tutti a partire dal 1 agosto 2025. L’associazione Poveglia ha preso ufficialmente in concessione per sei anni la parte nord dell’isola, con l’obiettivo di trasformarla in un parco pubblico lagunare accessibile, curato e gestito secondo principi di sussidiarietà e partecipazione attiva.

“Questa concessione è un passaggio storico che ci permette finalmente di mettere in atto ciò che abbiamo sognato, scritto e costruito collettivamente in questi anni: aprire Poveglia a tutti, come spazio di incontro, cura, biodiversità e democrazia diretta”, dichiara l’associazione.

L’isola di Poveglia fa parte del più ampio piano dell’Agenzia del Demanio per il recupero di circa 400 immobili pubblici in attesa di valorizzazione. Nel caso di Poveglia, la differenza l’ha fatta la cittadinanza attiva.

Dalla fine degli anni Sessanta Poveglia è disabitata, da quando vennero chiusi il ricovero per anziani e alcuni reparti dell’Ospedale al Mare del Lido. Si può raggiungere solo con barche private, mancano le forniture di acqua potabile e gas e i suoi edifici sono inagibili anche a causa dei numerosi atti vandalici subiti nel tempo.

Il progetto per valorizzare l’isola lagunare

L’area sarà valorizzata nel rispetto del paesaggio e della biodiversità lagunare. La realizzazione del parco urbano sarà accompagnata da un progetto di ricerca e sperimentazione in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona, attraverso il laboratorio APsyM e il progetto di dottorato attualmente in corso che ha proprio l’isola come caso studio. Questo accompagnerà il percorso con una ricerca interdisciplinare e partecipata, che includerà attività di monitoraggio ambientale e sociale, azioni di coinvolgimento della comunità e valutazione dell’impatto su habitat, specie e dinamiche di coesione civica. Si punta a costruire un pontile per garantire i collegamenti acquei e a realizzare attività sociali, di pulizia, di gestione e manutenzione dell’isola.

 

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