Con la nuova legge approvata in Senato i pescatori potranno conferire legalmente in porto la plastica issata a bordo.
La Legge Salvamare è passata in Senato con 220 voti favorevoli, nessun contrario e 15 astensioni. Questa è la buona notizia arrivata a novembre. “Siamo molto soddisfatti, ma ora non possiamo abbassare la guardia”, ha dichiarato la presidente di Marevivo Rosalba Giugni.
Legge #SalvaMare. Con 220 voti favorevoli, nessun voto contrario e 15 astensioni, l’Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n. 1571🔗https://t.co/QE3ftm0aFZ Il testo torna alla Camera dei deputati. #OpenSenato pic.twitter.com/4an6XMnm1C
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) November 9, 2021
Il mare produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe il 30% della CO2 prodotta, ma solo se è in buona salute. Ogni minuto finisce in mare l’equivalente di un camion di rifiuti, assistiamo inerti all’impoverimento degli ecosistemi, la plastica è nel cibo che mangiamo, nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo.
I pescatori, che trovano sempre più rifiuti, specie di plastica, e sempre meno pesci, vorrebbero fare la loro parte per “ripulire” il mare, ma di fatto le norme lo impedivano. I rifiuti pescati accidentalmente in mare o generati dall’attività di pesca sono considerati speciali, quindi soggetti a una procedura di raccolta e trattamento onerosa e burocraticamente complessa.
Inoltre, portare a terra la plastica recuperata con le reti configurerebbe il reato di trasporto illecito di rifiuti. Con la Legge Salvamare, i pescatori potranno portare a terra la plastica recuperata e conferirla in apposite strutture di raccolta da installare in prossimità degli ormeggi.
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La Legge Salvamare, infatti, prevede l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare, ma si occupa anche di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, inquinamento da microfibre, Posidonia oceanica e tanto altro.
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