Rifiuti spaziali, rappresentano un pericolo? Ecco cosa sono

La nostra Terra ora ha un alone di detriti orbitali. Il video dell'ESA

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Le orbite attorno alla Terra sono affollate da milioni di rottami che vanno sotto il nome di detriti spaziali.

Le Nazioni Unite, in un report intitolato Interconnected Disaster Risks, ha identificato i detriti spaziali come uno dei punti critici del nostro pianeta, una minaccia per i satelliti e per la stessa Stazione Spaziale Internazionale.

Si stima che oggi, intorno all’orbita terrestre, ci siano 36.500 detriti spaziali larghi più di 10 centimetri, che arrivano a un milione se contiamo quelli da 10 cm a 1 cm di larghezza. Il numero di detriti invece che vanno da 1 cm di larghezza fino ad appena 1 millimetro sarebbe superiore agli oltre 130 milioni.

Oltre a un evidente impatto ambientale, un detrito di circa 10 cm ha la capacità di distruggere completamente un satellite di medie dimensioni. Il grosso problema rappresentato dai rifiuti spaziali diventa ancora più preoccupante se si considera il valore dei satelliti in orbita. Molti sono utilizzati in diverse aree come l’agricoltura, la meteorologia, l’energia, la ricerca sul clima, l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni, una vera e propria risorsa per la raccolta di dati scientifici.

La spazzatura spaziale può prodursi in vari modi: dal materiale di scarto delle missioni o al loro termine, a causa del normale esaurimento di un’apparecchiatura; con collisioni o incidenti.

La nostra Terra ora ha un alone di detriti orbitali, come mostra in un video l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che si sta impegnando per fermare l’immissione di ulteriori detriti nello spazio. “130 milioni di detriti spaziali più grandi di un millimetro orbitano attorno alla Terra, minacciando i satelliti ora e in futuro. –  scrive l’ESA – Una volta alla settimana, un satellite o un razzo rientra incontrollato attraverso la nostra atmosfera. I comportamenti nello spazio devono cambiare”.

La strategia di sostenibilità della NASA

Nei prossimi mesi, la NASA presenterà altre parti del progetto incentrato sulla sostenibilità, pensato per garantire uno spazio intorno alla Terra pulito e una condivisione delle risorse nello spazio equa e sostenibile.

“Era da tempo che ci si aspettava una misura simile. – afferma il vice-amministratore dell’agenzia spaziale USA Pam Melroy.  – Già diversi settori dell’agenzia avevano abbracciato la sostenibilità per conto proprio utilizzando i propri approcci, ma ora la NASA sta per compiere uno sforzo complessivo come agenzia”. La prima fase della strategia di sostenibilità della NASA si concentra sui rifiuti in orbita intorno alla Terra.  Quasi 10.000 satelliti funzionanti circondano il globo, ma ci sono anche molti altri veicoli spaziali in disuso, corpi di razzi abbandonati e milioni di altri rifiuti che sfrecciano intorno al nostro pianeta a circa 27.000 chilometri all’ora.

Gli astronomi che hanno lanciato l’allarme per lo spazio sempre più affollato intorno alla Terra hanno elogiato il nuovo piano, ma molti sostengono che l’agenzia spaziale statunitense sia in ritardo rispetto ad altri Paesi e che abbia bisogno di affrettarsi maggiormente per affrontare il problema dell‘inquinamento in orbita.

QUI maggiori informazioni su cosa prevede la strategia di sostenibilità della NASA

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