Il mondo dell’università dice addio alla plastica
Il 30 gennaio è stato siglato l’accordo che bandisce la plastica monouso da ogni scuola e dalle università italiane, che, dunque, diventano plastic free. Si tratta di un passo fondamentale nella lotta all’inquinamento da plastica. Alla stipula erano presenti Salvatore Micillo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo, Sauro Longhi, Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, in rappresentanza della CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, e Antonio Mazzola, Presidente del CoNISMa– Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare. L’intesa si colloca in perfetta continuità sia rispetto alle posizioni assunte dal Parlamento europeo, che alla proposta legislativa avanzata dalla Strategia Europea sulla plastica, la quale, a partire dal 2021, vieterà la vendita di numerosi articoli in plastica monouso. Si tratta di una stipula di primaria importanza poiché sancisce l’adesione del mondo della scuola e delle università italiane alla campagna #StopSingleUsePlastic, che, lanciata da Marevivo, mira a rendere tali luoghi plastic free.
Obiettivi strategici dell’iniziativa
L’iniziativa mira, innanzitutto, a promuovere la sensibilizzazione e l’educazione alla tutela dell’ambiente, attraverso una serie di azioni congiunte, tra cui l’installazione di dispenser di acqua (senza bicchieri di plastica) nelle aree pubbliche, all’interno dei Dipartimenti e degli Uffici Centrali: al fine di garantire la riuscita della campagna saranno distribuite borracce personalizzate. In più, è prevista l’installazione di macchine del caffè con bicchieri di carta, dotate anche dell’opzione “senza erogazione del bicchiere”, di modo da incentivare l’impiego di tazze personali. Inoltre le aziende che abbandonino l’utilizzo di plastica monouso (posate, piatti, bicchieri) saranno privilegiate nell’ambito delle gare d’appalto dei servizi di ristorazione. Ciò consentirà, infatti, di diminuire ulteriormente la produzione di rifiuti plastici negli Atenei. Un altro punto dell’accordo si ripropone l’elaborazione di materiale informativo nonché l’installazione di eco-compattatori per i rifiuti in plastica.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Il senso e le finalità dell’iniziativa sono chiariti da Salvatore Micilio, secondo il quale “con il lancio di #StopSingleUsePlastic in tutti gli Atenei, con una sola grande campagna di sensibilizzazione portiamo all’attenzione degli studenti e del mondo universitario tre temi importanti su cui il Ministero dell’Ambiente sta lavorando dall’insediamento di questo Governo: la riduzione della plastica monouso, la salvaguardia del mare e l’educazione ambientale. Per ottenere risultati concreti nella tutela dell’ambiente è necessario il coinvolgimento la partecipazione di tutta la collettività. I giovani sono pieni di entusiasmo e imparano in fretta. Sono loro il nostro futuro”.
Come ribadito da Antonio Mazzola, presidente di CoNISMa, si pone l’impellente esigenza di agire per arginare l’emergenza delle plastiche. Non a caso, numerose sono le ricerche europee che attestano le notevoli quantità di di microplastiche già presenti negli oceani. Andamento assolutamente preoccupante, specie qualora si considerino i gravi impatti biologici causati dall’inquinamento da plastica e, in particolare, dalla presenza delle microplastiche in mare. A fronte di questa situazione si impone le necessità di promuovere azioni in controtendenza a questo fenomeno: all’interno di tale prospettiva, dunque, si rileva imprescindibile il ruolo svolto dall’università, la quale ha una compito “fondamentale anche nelle attività di immagine, formazione, di supporto alla politica e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questa importante problematica”.
Marevivo e la campagna “Mare Mostro un mare di plastica”
L’attenzione di Marevivo riguardo alla risoluzione di questa piaga ambientale è evidenziata dalla presidente Rosalba Grugni: “Oggi si aggiunge un altro anello alla catena del percorso “Mare Mostro un mare di plastica”, campagna partita nel 2016, che ha già ottenuto la legge per proibire le microplastiche nei cosmetici e dei cotton fioc non biodegradabili, e che adesso è impegnata ad accelerare il cammino della legge Salvamare di cui è stata ispiratrice. La campagna ‘Mare Mostro’ ha coinvolto i palazzi della politica, i ministeri, le regioni, i comuni, le isole minori, ogni scuola e adesso approda nel tempio della ricerca e della scienza: le nostre meravigliose università. La plastica è, e sarà sempre di più un problema planetario se non viene affrontato con urgenza e determinazione, visto che questo materiale indistruttibile è ormai entrato nella catena alimentare con i rischi che ne possono conseguire per l’uomo”.
Si tratta sicuramente di un segno importante che fa ben sperare in un cambio di rotta grazie al quale risolvere definitivamente il problema dell’inquinamento da plastica.
Antonio Coco
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