Tutto sul Piano nazionale integrato Energia e Clima

Meno emissioni, più energie rinnovabili, maggiore efficienza energetica e più fondi per l’innovazione e la ricerca i punti cardine del nuovo Piano messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico per il periodo 2021-2030

Albero verde salvato dall'inquinamento

Il 30% dell’energia consumata in Italia entro il 2030 sarà proveniente da fonti rinnovabili. È uno dei principali obiettivi del Piano nazionale integrato Energia e Clima, presentato lo scorso 8 gennaio dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Commissione europea. Il documento raccoglie le linee guida da seguire e gli obiettivi da raggiungere nel nostro Paese in materia di energia e tutela dell’ambiente per il periodo 2021-2030. Una volta ricevuto l’ok della Commissione e, per la prima volta, della Vas (valutazione ambientale strategica), il Piano dovrà essere adottato entro fine 2019.

 

 

Un Piano a 5 dimensioni

 

Il Piano nazionale integrato Energia e Clima è strutturato secondo le 5 dimensioni dell’energia indicate dalla Commissione europea nel pacchetto “Unione dell’energia” (approvato nel 2015): decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno e ricerca, innovazione e competitività.

Seguendo questo approccio, l’Italia intende affrontare i temi relativi a energia e clima in modo integrato e attuare un’ampia trasformazione dell’economia, in modo che sia “più rispettosa delle persone e dell’ambiente”.

 

La decarbonizzazione: giù le emissioni e su le energie rinnovabili

 

Il Piano attua le direttive europee che fissano al 2030 gli obiettivi di diminuzione delle emissioni di gas a effetto serra: del 43% rispetto al 2005 in Europa per i settori regolati dal sistema ETS – Emissions Trading Scheme (industrie energetiche, settori industriali energivori e aviazione) e del 33% rispetto allo stesso anno in Italia per i settori non ETS (trasporti, residenziale, terziario, industria non ricadente nell’ETS, agricoltura e rifiuti). Ma tramite il Piano, si conta addirittura di superare l’obiettivo, arrivando a -55,9% per l’ETS e a -34,6% per il non ETS. A questo contribuirà lo spegnimento delle centrali a carbone, già previsto per il 2025, e un’accelerazione sul fronte delle energie rinnovabili.

L’Italia infatti si è posta l’obiettivo di coprire, nel 2030, il 30% del consumo finale lordo di energia da fonti rinnovabili (33 Mtep, cioè milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, sui 11 Mtep totali). Nello specifico, la quota di energie rinnovabili nel settore elettrico dovrà essere del 55,4%, quella nel settore termico del 33% e per i trasporti del 26%.

 

Una donna elimina l'aria inquinata da una città tirando verso di sé un telo

La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra è uno degli obiettivi del Piano nazionale integrato Energia e Clima. Immagine: Air Pollution Solutions Pty Ltd

 

Meno consumi e più risparmio grazie all’efficienza energetica

 

È prevista nel Piano una riduzione dei consumi energetici al 2030 pari al 43% dell’energia primaria e al 39,7% dell’energia finale rispetto al 2007, che corrisponde ad una soglia di consumo annuo per il 2030 di 132 Mtep di energia primaria e 103,8 Mtep di energia finale.

Questa riduzione è da realizzarsi in particolare attraverso un efficientamento in campo edilizio – con la diffusione di misure di riqualificazione energetica e l’installazione di pompe di calore, alimentate da energia rinnovabile – (previsti – 5,7 Mtep nel 2030 rispetto allo scenario attuale) e nel campo dei trasporti, tramite politiche di incremento della mobilità collettiva e della cosiddetta “smart mobility” (ad esempio, entro il 2022 almeno il 30% dei nuovi veicoli acquistati dalle pubbliche amministrazioni, autobus compresi, devono essere, a scelta, elettrici, ibridi, a metano o a idrogeno), oltre che del trasporto su ferro invece che su gomma.

 

Pistola per la benzina contro caricatore elettrico

Il Piano nazionale integrato Energia e Clima promuove l’utilizzo di veicoli elettrici. Ph: People for the Planet

 

Più energie rinnovabili “in casa” e meno importazioni dall’estero: la chiave della sicurezza energetica

 

Un altro obiettivo del Piano è migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di energia. A questo scopo le politiche proposte intendono da un lato diminuire la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di energia dall’estero attraverso l’incremento delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica (migliorando anche i sistemi di accumulo) e, dall’altro, la diversificare i Paesi da cui l’energia viene importata. A questo scopo, sarà attivato un monitoraggio dei consumi e delle fonti di approvvigionamento d’energia.

 

Un mercato interconnesso e flessibile, con il consumatore al centro

 

Riguardo alle misure per il mercato interno, il Piano punta ad aumentare l’interconnettività elettrica con gli altri Stati membri dell’Unione Europea, raggiungendo almeno il 15 % entro il 2030, oltre che all’ammodernamento dell’infrastruttura di trasmissione e distribuzione dell’energia, in particolare per far fronte alla crescente domanda di energie rinnovabili. Ultimo, ma non meno importante, l’aumento della flessibilità del sistema, da realizzare tramite un’armonizzazione dei mercati europei, la promozione del ruolo attivo del consumatore, l’integrazione delle fonti rinnovabili e lo sviluppo della generazione distribuita.

 

Persona fa i conti per le spese energetiche

Il consumatore è al centro del mercato energetico delineato dal Piano nazionale integrato Energia e Clima. Ph: Walker Reid Strategies

 

Innovazione: raddoppiano le risorse per la ricerca in energia pulita

 

Attraverso il Piano, l’Italia ha ribadito il suo impegno nel promuovere un’accelerazione della ricerca e dell’innovazione tecnologica a supporto della transizione energetica verso un sistema basato sulle energie rinnovabili, attraverso un significativo aumento dei fondi pubblici dedicati alla ricerca in “tecnologia pulita”, che vengono raddoppiati: dai circa 222 milioni di euro nel 2013 ai circa 444 milioni nel 2021. In quest’ambito, il nostro Paese partecipa alla serie di “innovation challenges” all’interno dell’iniziativa internazionale “Mission Innovation”.

 

Ricercatori in campo energetico al lavoro

Il Piano nazionale integrato Energia e Clima prevede per il 2021 circa 444 milioni di euro da destinare alla ricerca in campo energetico. Ph: Argonne National Laboratory

 

Immagine di copertina: California Urban Forest Council

 

®Eco_Design WebMagazine

 

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