Novità in tema di impianti solari, sostituzione di caldaie, incentivi per le ristrutturazioni. Ecco cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle “Case green”.
Dopo il primo voto favorevole al provvedimento sulle cosiddette “Case Green“, è iniziato un percorso a tappe che dovrebbe approvare la proposta della Commissione Europea per le case green e la conseguente riduzione delle emissioni di gas con effetto serra.
Ma cosa si intende con il termine “case green”? Si fa riferimento ad immobili con risparmio energetico ed emissioni di gas nocivi pari o vicini allo zero. Le case sono attualmente classificate in base alla prestazione energetica. L’efficienza di un immobile è suddivisa in Classi Energetiche dalla più performante A4 alla peggiore G. Gli immobili che rientrano nelle classi A e B sono considerate case green.
La norma introduce importanti novità in tema di impianti solari, sostituzione di caldaie, incentivi per le ristrutturazioni, con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti degli edifici da qui al 2040.
Il testo, non ancora definitivo, è stato approvato dal Parlamento Ue a marzo, e sarà poi sottoposto al negoziato tra Parlamento, Commissione e Consiglio, fino ad arrivare all’approvazione finale entro l’estate. Da quel momento i paesi membri avranno due anni di tempo per adeguarsi.
La normativa fissa però già una scadenza: dal 1° gennaio 2024 saranno vietati gli incentivi per le caldaie alimentate a combustibili fossili.
Tra gli obiettivi confermati quello di azzerare entro il 2050 le emissioni di gas serra nel residenziale. Inoltre, dal 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno essere almeno in classe energetica E.
Secondo un sondaggio un italiano su due non conosce la classe del proprio immobile
Pur vivendo in una casa di proprietà, oltre la metà delle persone (55%) non conosce la classe energetica del proprio immobile. Questo dato è emerso dall’ultimo sondaggio sull’efficienza energetica degli immobili italiani di Immobiliare.it, portale immobiliare in Italia, su un campione di 3.000 utenti. Elemento positivo, però, è che gli italiani stanno prendendo sempre più coscienza dell’importanza, in ottica di un futuro trasferimento in una nuova abitazione, della classe energetica (importante o fondamentale secondo l’80% degli intervistati).