È tutta in legno ed ecosostenibile: benvenuti a casa Acadia

Porta lo stesso nome della regione del Canada ma il luogo scelto è quello della campagna picena, con il suo splendido paesaggio di colline e calanchi. Instancabili viaggiatori che si raccontano nel proprio blog, Antonio e Giuliana Corradetti non hanno scomodato a caso il riferimento alla storia e alla geografia quando commissionarono ai progettisti (Studio Scaramucci) ai costruttori (Centro Legno e diverse maestranze locali) Casa Acadia.

Un corridoio di Casa Acadia – Credits Antonio e Giuliana Corradetti per Studio Scaramucci

 

L’edificio, fiore all’occhiello dell’edilizia sostenibile che strizza l’occhio alle nuove frontiere della bioarchitettura, racchiude nel nome l’omaggio alla storia del popolo acadiano che, nel XVIII secolo, fu deportato dalla propria terra nel Canada francese per rifugiarsi in Louisiana e dare così inizio alla cultura Cajun. Una poesia di storie, ricordi, rimandi filosofici a Hopper (l’artista del silenzio) e il sogno di un vecchio fienile americano s’intrecciano e si materializzano in una costruzione unica nel suo genere, capace di integrarsi con l’ambiente naturale grazie alle ampie vetrate che si aprono sulle pareti est e ovest. La struttura di Casa Acadia, realizzata in legno lamellare incrociato X-Lam, è pienamente efficiente dal punto di vista energetico puntando su un alto livello di isolamento termico. Le sue performance energetiche la rendono così una “passive house” a tutti gli effetti.

Gli spazi interni di Casa Acadia – Credits Antonio e Giuliana Corradetti per Studio Scaramucci

 

Il design è ultramoderno, dalle linee pulite ed essenziali. Il progetto di quest’abitazione unifamiliare di 140 metri quadrati è ispirato ai tipici complessi architettonici che, in passato, derivavano dalla fusione fra volumi abitativi e annessi agricoli, via via che i bisogni delle famiglie crescevano. Passato, presente e futuro si fondono dunque in questo edificio i cui lavori, durati un anno e mezzo, sono terminati nell’estate 2018.

Gli esterni di Casa Acadia in notturna – Credits Antonio e Giuliana Corradetti per Studio Scaramucci

 

Queste le parole dei coniugi Corradetti quando chiesero ai progettisti di dare vita  a una casa unifamiliare particolare, davvero ecosostenibile e attenta al risparmio energetico, nelle campagne marchigiane: “Vorremmo una casa diversa dalle altre, ma capace di integrarsi con il nostro territorio. Vorremmo che la casa rispecchiasse un po’ il nostro animo di viaggiatori e portasse con sé il nostro spirito di fotografi itineranti. Amiamo Edward Hopper, pittore del silenzio, e sarebbe un sogno se la casa ricordasse un vecchio fienile americano “.

 

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