India batte Cina nella classifica delle 50 città più inquinate al mondo

La maglia nera va Gurugram, sobborgo della capitale Delhi: l’indice medio di qualità dell’aria è di 135,8 nell’arco dell’intero 2018, ovvero il triplo della soglia di inquinamento tollerabile indicato dall’Epa, l’agenzia americana per la protezione dell’ambiente. Ma l’aria è irrespirabile in tutta l’India visto che delle 50 città mondiali dove è allarme rosso per l’esposizione ai livelli massimi di polveri sottili (particolato Pm2,5), 22 sono in India. E di queste 22, sette guidano la classifica delle prime 10 città più inquinate.
Lo rivela un rapporto pubblicato da Greenpeace in collaborazione con AirVisual, dal quale che Cina e India risultano sempre in testa all’inquinamento su scala globale, in barba ai loro progetti di piantagione di alberi per contrastare lo smog. Su oltre tremila città prese in esame, ben due terzi oltrepassano i livelli massimi di esposizione alle polveri sottili (Pm 2.5) fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità.

fonte: Greenpeace/AirVisual

Cartellino rosso per tutte le città di Medio Oriente e Africa, Asia meridionale e sudorientale. Nel Sud asiatico, su 20 città più inquinate del mondo, 18 si trovano in India, Pakistan e Bangladesh. Nel Sud-est asiatico, Jakarta e Hanoi sono le due città più inquinate. In Cina, Pechino si piazza al 122esimo posto fra le  città più inquinate: le concentrazioni medie di Pm2.5 nelle città del Celeste Impero sono diminuite del 12% dal 2017 al 2018.

Dhaka, capitale del Bangladesh, è la seconda città più inquinata al mondo secondo la classifica di Greenpeace/AirVisual ph. www.thedailystar.net

Volando dall’altra parte dell’oceano, per l’esattezza negli Stati Uniti e in Canada, notiamo che qui la qualità dell’aria è mediamente buona ma gli incendi boschivi hanno avuto un peso determinante sulla rilevazione della qualità dell’aria: cinque delle dieci città più inquinate al mondo, nel mese di agosto scorso, si trovavano in Nord America. E nel Vecchio Continente? Il campanello d’allarme suona in alcuni paesi dell’Europa orientale e meridionale: la Bosnia-Erzegovina e la Macedonia hanno registrato i livelli annuali più elevati di Pm2,5, mentre Italia, Polonia, Kosovo, Repubblica ceca, Romania e Bulgaria ospitano il resto delle 30 città più inquinate. A pregiudicare gli effetti dell’inquinamento in certe regioni, come evidenzia il rapporto, sono anche i cambiamenti climatici che “modificano le condizioni atmosferiche e amplificano gli incendi boschivi”. Ma è la combustione di combustibili fossili, causa primaria del riscaldamento,  una delle principali cause dell’inquinamento. E il problema è globale: non a caso, su su tremila città misurate da Greenpeace/AirVisual, il 64% supera ogni limite.

 

ph. cover (immagine di Nuova Delhi nella morsa dello smog): www.aljazeera.com

 

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