Insetti? Ora sono in commercio come “nuovi alimenti”. Ad autorizzarlo è stata proprio l’Unione Europea. Ma in realtà mangiamo insetti già da tempo e senza saperlo.
Mangiare insetti sembra essere il nuovo trend. Arrivano i novel food, ovvero alimenti o ingredienti “nuovi”, che non fanno parte della tradizione culinaria europea ma che, una volta autorizzati, possono comparire nell’elenco degli ingredienti degli alimenti in commercio.
Per ultime, le larve della farina, congelate, essiccate e in polvere, hanno ottenuto il via libera dell’Ue come nuovo alimento, in commercio a partire dal 26 gennaio. Si tratta del quarto tipo di insetto ad essere ritenuto commestibile dall’Unione europea, dopo le larve gialle della farina, le locuste e i grilli. Altre otto domande, invece, sono in lista di attesa.
Sono quindi in arrivo sulle nostre tavole una serie di alimenti a base di questi ingredienti, come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali ma anche prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato o sostitutivi della carne e nelle minestre. Tutto perfettamente legale dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dei regolamenti che consentono nel 2023 l’entrata sul mercato di nuovi alimenti nell’ambito della normativa comunitaria sui novel food.
I grilli, il novel food più gettonato
Dopo una prima autorizzazione al consumo di grilli venduti interi, congelati o essiccati, la Commissione Europea ha dato poi il via libera alla commercializzazione della polvere parzialmente sgrassata ottenuta da “Acheta domesticus”, ovvero il comune grillo domestico. Tale Regolamento autorizza la società vietnamita Cricket One Co. Ltd a immettere sul mercato la polvere di grilli per cui aveva presentato domanda nel 2019.
La stessa EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha dato parere positivo e ritiene sicura la polvere di grilli per l’alimentazione umana (tenendo sempre però conto di studi precedenti relativi alla possibilità di allergie crociate in soggetti già allergici agli acari).
Mangiamo insetti senza saperlo già da tempo
Secondo un’inchiesta di “Repubblica – Il Gusto” dopo avere visitato dieci punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) in tutta Italia, mangiamo insetti già da tempo senza saperlo. La cocciniglia, insetto parassita e infestante appartenente all’Ordine dei Rhynchota, viene infatti utilizzato come colorante alimentare detto “E120” o “carminio”.
E dove la troviamo? Nella “Goleador Doppia Caramella Gommosa con Gusto di Frutta“, nel “Cocktail SanPellegrino” e nello “Yogurt Danone” alla fragola.
Alimentazione a base di insetti come opportunità
A Vicenza, in Veneto, da un anno l’azienda Fucibo realizza prodotti da forno a base di larve gialle della farina. “Fucibo non è un nome dato a caso. “Fu” sta sia per il passato remoto, quindi, un cibo che non lo è più perché sostituito da altre fonti proteiche, sia per “futuro”, come ha spiegato in un’intervista rilasciata a TeleAmbiente da Lorenzo Pezzato, Amministratore Delegato di Fucibo.
La startup Alia Insect Farm, invece, punta a produrre alimenti a base di grilli 100% Made in Italy definendoli “un’opportunità in campo alimentare”.