Strettamente connessa alla decarbonizzazione è la programmazione di attività finalizzate alla transizione energetica, rafforzando il ruolo delle energie rinnovabili.
Con il Decreto n. 36 del 3 Febbraio 2025 è stato adottato il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per il triennio 2025-2027.
All’interno di questo piano sono stati inseriti i principali step da seguire nei prossimi tre anni di attività, oltre a definire quelle che saranno le priorità politiche, come sicurezza energetica, sostenibilità, economia circolare, decarbonizzazione, transizione energetica e sviluppo sostenibile.
Relativamente alle azioni cruciali da mettere in campo nel settore delle rinnovabili, sono presenti: 1) definizione degli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili; 2) potenziamento delle strutture ministeriali per accelerare le procedure di avvio e conclusione dei procedimenti amministrativi di autorizzazione; 3) attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e Piano nazionale integrato per l’energia e il clima.
Piano nazionale di ripresa e resilienza e il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima
Le proposte di riprogrammazione del MASE sono in linea con gli obiettivi e i principi del Dispositivo di Ripresa e Resilienza stabiliti in ambito europeo e dotano il Ministero di ulteriori risorse fondamentali per l’attuazione della strategia energetica nazionale, con una quota aggiuntiva di circa 2 miliardi di euro previsti dal contributo del REPowerEU. Tali nuove risorse mobilitano investimenti complessivi per oltre 5 miliardi di euro, come risposta europea alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico causate anche dal conflitto Russo-Ucraino, ponendosi come obiettivo prioritario la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici unitamente all’incremento del ricorso alle fonti rinnovabili.
Il MASE si è impegnato anche, sul fronte delle riforme, a portare avanti cambiamenti importanti per l’Italia, come la semplificazione e l’accelerazione, e anche con l’identificazione di aree idonee, delle procedure di autorizzazione degli impianti di produzione da fonti rinnovabili, così come la diffusione delle energie rinnovabili, supportando meccanismi di garanzia di mercato nell’acquisto delle rinnovabili (PPA) e riducendo i costi di connessione per il biometano, intervento che sarà accompagnato con altri interventi nazionali sulla riduzione dei costi che andranno nella stessa direzione.
Per quanto concerne il PNIEC 2024, l’Italia ha condiviso pienamente l’orientamento eurounitario teso a rafforzare l’impegno per la decarbonizzazione dei sistemi energetici ed economici europei, e a portare l’Europa ad essere la prima area regionale ad avere una dimensione sociale, economica e produttiva totalmente ad emissioni nette nulle, anche al fine di ottenere una leadership in tale settore in ambito internazionale e quindi ad essere una guida delle altre economie mondiali. Tale percorso richiederà misure in grado di favorire l’utilizzo di tutte le tecnologie, comportamenti e fonti energetiche disponibili in grado di decarbonizzare l’economia del Paese, adattando le diverse scelte in funzione delle esigenze collegate ai diversi ambiti produttivi, economici e sociali.
Azioni internazionali per decarbonizzazione, e transizione energetica
Alla luce del Communiqué dei Ministri di Clima, Energia e Ambiente dei paesi G7, adottato sotto la guida della Presidenza italiana G7 nel 2024, il Ministero promuoverà un approccio integrato per l’implementazione degli impegni riguardanti i temi della decarbonizzazione, della sicurezza energetica e dello sviluppo sostenibile, declinati nella loro dimensione esterna intesa come collaborazione con i Paesi terzi, sia nel campo della mitigazione sia dell’adattamento, con particolare attenzione alle iniziative settoriali G7 lanciate a sostegno dell’Africa e dei paesi più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici.
Le attività che seguiranno gli impegni assunti nell’anno di Presidenza italiana G7 costituiscono uno strumento di implementazione degli esiti della COP 28 di Dubai nell’ambito della decisione sul bilancio globale (Global stocktake) che ha tracciato un chiaro obiettivo comune prevedendo, per la prima volta nella storia, una data per la dismissione delle fonti fossili nel settore energetico per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050, garantendo al tempo stesso un equo accesso a fonti di energia affidabili e sostenibili.
Le attività si svolgeranno nel quadro delle principali convenzioni e accordi internazionali, tra le quali in primo luogo la Convenzione sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e l’Accordo di Parigi, nel cui ambito è previsto che i Paesi, nel 2025, presentino il nuovo impegno determinato a livello nazionale. In tal senso, l’Italia sarà impegnata, a livello europeo, nella definizione del target europeo di riduzione delle emissioni al 2040.
QUI il documento completo del piano triennale del MASE