Dall’indipendenza energetica del nostro Paese fino ai green jobs

Combattere il cambiamento climatico, ridurre i consumi energetici per le famiglie, nuovi posti di lavoro con i green jobs. Tutti i vantaggi che si possono ottenere grazie al passaggio a fonti di energia pulita.

Per comprendere i vantaggi legati al passaggio verso un nuovo modo di produrre e utilizzare l’energia, partiamo con spiegare il concetto di transizione energetica.

La transizione energetica è il passaggio da un modello di produzione e utilizzo di energia basato sulle fonti fossili, esempio carbone, petrolio e metano, a quello basato su fonti di energia rinnovabili, come fotovoltaico ed eolico. Si tratta di un passaggio ora più che mai necessario per poter perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione e di sviluppo sostenibile. Ma non solo. Trasformare il mix energetico consentirebbe all’Italia di avere una certa indipendenza energetica da altri Paesi, come la Russia ad esempio, al fine di evitare situazioni di caro energia e di crisi energetica.

L’utilizzo di energia pulita, soprattutto, consente di combattere il cambiamento climatico e limitare l’aumento del riscaldamento globale.

Abbiamo più volte parlato dell’importanza e del ruolo delle comunità energetiche, come modelli di consumo e produzione virtuosi. Per approfondire QUI

Creazione di nuovi posti di lavoro: i green jobs

I green jobs (lavori verdi) sono i lavori che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la qualità ambientale (definizione fornita dall’l’UNEP, United Nations Environment Programme). Il solo settore delle energie rinnovabili produrrà 42 milioni di posti di lavoro entro il 2050, quattro volte quelli di oggi (dati del Global Renewables Outlook 2020 di IRENA). La transizione energetica determina, quindi, nuovi posti di lavoro.

La domanda di green jobs riguarderà sia le professioni tecniche che quelle ad elevata specializzazione. Saranno, inoltre, sempre più richieste le professionalità che ruotano intorno al risparmio energetico e all’economia circolare.

Tra i settori in cui le imprese investono e intendono investire nei green jobs, ci sono le industrie chimiche, farmaceutiche, automobilistiche, ma anche categorie come alloggio, ristorazione, turismo. Sempre più richiesta sarà la presenza di figure professionali dotate di competenze in grado di soddisfare le esigenze di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente o abbattimento dei consumi energetici.

Tra le professioni più richieste ci sono l’energy manager che si occupa dell’analisi, monitoraggio e ottimizzazione dell’impiego di energia delle imprese e degli enti, sia pubblici che privati; il mobility manager per pianificare una mobilità più sostenibile, per migliorare la raggiungibilità del luogo di lavoro ed ottimizzare gli spostamenti dei dipendenti; l’ingegnere dei materiali green, per offrire soluzioni migliori per la realizzazione di materiali a basso impatto ambientale.

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