Sarà uno degli ospiti più attesi degli Anter Green Awards 2018, Giacomo Agostini, il mito del motociclismo italiano e internazionale, tra gli anni ’60 e ’70, grazie a una esplosiva miscela di coraggio, intelligenza e talento mischiati insieme.
15 volte campione del mondo e un infinito elenco di successi in quasi cinquant’anni di carriera Agostini salirà, in questa occasione, su un palco diverso per consegnare il premio a una delle scuole vincitrici del concorso nato dal progetto Il Sole in Classe con il quale Anter dà voce, da quattro anni, alla cultura delle rinnovabili diffondendola tra le giovani generazioni.
L’abbiamo incontrato per parlare di questo, delle sue visioni sul futuro della green economy, ricordando i momenti più entusiasmanti della sua carriera di grande sportivo.
Signor Agostini la troveremo a Napoli l’11 marzo come ospite d’onore e premiatore, che rapporto ha con il mondo Green?
Quando l’amico Sandro Donato Grosso (il popolare giornalista sportivo di Sky che presentirà la manifestazione, ndr.) mi ha invitato a partecipare spiegandomi il contenuto dell’evento non ho avuto dubbi. Va da sé che la mia carriera è intrisa di odore di benzina bruciata ma questo non mi ha impedito di apprezzare la natura e di avere rispetto per i temi ambientali. Vivo in campagna in provincia di Bergamo immerso nel verde e mi piace fare delle lunghe passeggiate. Prima o poi convertirò la mia casa al fotovoltaico, magari è arrivato il momento….
Cosa pensa delle Green Economy?
Non sono un esperto della materia dunque darei un giudizio inesatto. L’idea che ho è comunque quella che il mondo si evolve e lo sfruttamento delle risorse deve adeguarsi. Conosco bene il mondo dei motori e sento che questo momento di grande conversione del business mondiale coinvolgerà qualsiasi settore.
C’è spazio secondo lei, nel mondo motociclistico, per l’applicazione di protocolli virtuosi rispetto all’ambiente? Che futuro vede per l’elettrico applicato al settore delle due-ruote?
Assolutamente sì… Di recente è stata presentata la MotoGP elettrica il cui mondiale partirà nel 2019. La Formula 1 è già partita con la Formula E da qualche anno. Non penso che l’elettrico possa sostituire completamente le competizioni classiche ma ha tutto il potenziale per essere parallelo e integrato rispetto alla tradizione delle corse.
Verranno premiate le scuole per alcuni progetti dedicati. Che rapporto ha con i giovani impegnati in progetti nobili?
Sarà un piacere conoscere Presidi e Insegnanti nell’evento di Napoli. Complimenti sinceri agli organizzatori. I giovani mi aiutano a tenermi giovane e rappresentano la linfa vitale in tutto, non solo nel Motor-sport. Impegnarsi per ottenere degli obiettivi nobili è un valore da preservare, ma i ragazzi devono essere anche guidati e supportati in qualsiasi percorso di crescita. Nelle moto ci sono tanti giovani talenti ma raggiungere traguardi importanti significa anche avere la fortuna, o bravura, e avere a fianco persone di un certo profilo.
Lei è uno dei campioni più vincenti di sempre, un’enormità di titoli tra i quali i 15 mondiali, qual è il successo che la inorgoglisce di più?
Le potrei dire le mie tante vittorie al Tourist Trophy dove coraggio e follia sono da sempre un tutt’uno, oppure il primo o l’ultimo mondiale. La verità è che quando vinci tanto la stima delle persone è quotidiana e tutte quelle corse hanno oggi un sapore speciale, anche quelle che hai perso d’un soffio. Non è facile da spiegare ma vi assicuro che è una sensazione che a distanza di anni ripaga dei grandi sacrifici.
Siamo alla vigilia del Mondiale 2018 come pensa che andrà?
Sarà uno dei più combattuti degli ultimi anni. Marquez si troverà le Ducati di Lorenzo e Dovizioso a insidiarlo da vicino. La Yamaha pare aver ritrovato competitività e può godere dell’esperienza di Rossi e la freschezza di Vinales. Saranno loro a poter puntare al Mondiale e capiremo presto se Rossi può pensare al decimo titolo che manca per coronare una carriera incredibile. Aggiungete allo spettacolo altri piloti che possono vincere qualche fare come Petrucci, Pedrosa, Zarco e Crutchlow ed eccoci arrivati a nove contendenti al gradino più alto del podio nelle singole corse. Beh, se non è Show questo. Io lo commenterò per Sky TV8 anche questo anno e spero di divertire e interessare il pubblico.
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