La rivoluzione agricola è in Italia

Incontriamo Sfera Agricola: il miglior pomodoro sostenibile.

L’azienda Sfera agricola produce ortaggi con zero residui chimici, nickel free, utilizzando le migliori tecnologie, insieme a modelli di impresa ad alto impatto sociale. E’ la più grande ed innovativa serra idroponica in Italia. “Abbiamo voluto mantenere centrale il ruolo della sostenibilità economica, ambientale e strutturale”, Luigi Galimberti, fondatore dell’azienda. 

Nel comune di Gavorrano, in provincia di Grosseto, in Toscana, sorge una serra idroponica di 13 ettari, la più grande e innovativa d’Italia. La start up si chiama Sfera Agricola ed è nata da un’idea dell’imprenditore Luigi Galimberti, 48 anni, oggi amministratore delegato e fondatore dell’azienda: “Era solo una presentazione su carta, poi pian piano ha preso sempre più forma”.

L’azienda produce, attraverso l’innovazione e lo sviluppo dei processi, ortaggi privi di metalli pesanti e quindi indicati per chi soffre di allergie e intolleranze ad essi, senza pesticidi e nel rispetto dell’ambiente. “Abbiamo immaginato un modello che potesse essere replicabile e che mantenesse centrale il ruolo della sostenibilità economica, ambientale e strutturale”, spiega Luigi.

Nel dicembre 2015 l’imprenditore contattò su Linkedin l’amministratore delegato di un fondo di investimento, Oltre Venture. Dopo 4 mesi è nata Sfera. Era piaciuta, oltre all’idea e al concetto, anche il team composto dai ragazzi. “Solitamente nella decisione di investire su una start up il team pesa almeno il 70%.  Il primo investimento di 150mila euro in seed è servito per verificare se le idee fossero davvero realizzabili.  Dopo 11 mesi di duro lavoro sono arrivati ulteriori 7 milioni e mezzo di capitali da Oltre Venture e altre soci investitori, ed ulteriori 11 milioni e mezzo da Iccrea Banca”, racconta Luigi.

Luigi Galimberti, amministratore delegato e fondatore Sfera Agricola

Sfera è una serra attiva, ovvero è in grado di adattare in tempo reale il suo clima per far sì che la crescita degli ortaggi avvenga sempre in condizioni ottimali, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche esterne. Il recupero delle acque piovane e il ciclo di coltivazione chiuso permettono a Sfera di accumulare acqua nei mesi piovosi, per poi impiegarla nei periodi di siccità, con un risparmio idrico fino al 90% rispetto alle coltivazioni su suolo.

Recupero acque piovane tramite invasi

All’interno di Sfera si utilizzano quasi esclusivamente mezzi di lotta biologica, come gli insetti utili e molecole di origine naturale. “Questa struttura è inserita in un contesto paesaggistico particolare. Siamo infatti circondati dai due lati da boschi: su uno ci sono le mucche al pascolo, sull’altro vigneti biologici. E questa biodiversità ci aiuta tanto”, spiega Luigi.

Anche gli scarti prodotti dalla realizzazione della serra sono stati impiegati per la produzione di cassette per il trasporto degli ortaggi.

 

Dai pomodorini nickel free a diverse specialità di insalata

Il “datterino irresistibile” è il primo nato di Sfera Agricola, arrivato sul mercato a marzo 2018.  L’impianto idrico è realizzato in polietilene e materiale plastico, quindi il ricorso all’acciaio è ridotto a zero. Perciò l’acqua in entrata, piovana e dei pozzi, viene preventivamente analizzate ed è esclusa la presenza di materiali pesanti.  Grazie a questo controllo del processo è nato il primo pomodoro nikel free.

Datterino irresistibile Sfera Agricola

L’allergia ai metalli pesanti è un problema che tocca il 30% delle donne, tutti i nostri prodotti sono certificati nichel free, oltre che residuo zero. Ci piace considerarci oltre il biologico, spiega l’imprenditore. L’azienda ha introdotto anche una gamma completa di insalate e cavoli per assecondare le esigenze dei consumatori.

Varietà insalate Sfera Agricola

Tra gli altri, anche la passata Sfera ha conquistato il primato mondiale per divenire un prodotto consigliato per specifiche patologie e venduta nelle farmacie. Al momento sono 15 le catene della Gdo (Grande Distribuzione Organizzata), tra cui Coop, Conad, Carrefour e Pam, dove è possibile trovare i prodotti dell’azienda.

Passata pomodoro Sfera Agricola

 

Il processo di produzione in una serra idroponica

La piantina ci arriva da vivai specializzati, pochissimi in Italia, che mettono a dimora due piantine: la barbatella e la pianta da frutto”, spiega Luigi.  L’innesto è costituito da un cubetto che, appoggiato su un sacco contenente la lana di roccia, funge da supporto fisico e simula per le radici il terreno. Il sacco viene riempito, ad intervalli regolari, di acqua e soluzioni nutritive. L’acqua in eccesso sgronda e viene recuperata in centrale idrica, mantenendo il processo sotto controllo.

Coltivazione idroponica datterini Sfera Agricola

Le piantine arrivano alte 30/40 cm e crescono ogni settimana di 25/30 cm. Dopo un anno la piantina è lunga 18 metri: 14 metri in piano e 4 metri in verticale. A tutta altezza nella prima metà la pianta sarà fogliata mentre, nella parte più bassa defogliata, ci saranno 7 palchi: il primo a fiore e l’ultimo è il pomodoro maturo. La settimana dopo vengono raccolti i pomodori rigorosamente a mano dall’operatore.

Una pianta vive un anno al fine di dare continuità alla produzione.  “Noi con questa varietà produciamo 15kg metro quadro anno di datterino.  Il nutrimento delle piante viene fatto dai nostri growers sia in funzione del periodo climatico sia dell’età della pianta. Se curiamo il benessere della pianta produciamo più frutti e più buoni.  E ovviamente senza uso di glifosato o altri diserbanti”, spiega l’imprenditore.

All’interno è stato creato un microcosmo, sterilizzando la serra da batteri ed inserendo nelle piante batteri buoni che aiutano la biologia della stessa. La temperatura è tra i 22 e 28 gradi, con un’umidità pari al 70/75%. Quando c’è il sole si crea l’effetto serra e si aprono gli sportelli; se cambia il tempo vengono invece chiusi, garantendo così la riduzione di oscillazioni termiche che sono nocive alla pianta.

Produzione idroponica Sfera Agricola

Innovazione vuol dire sostenibilità

La sostenibilità deve entrare nelle aziende agricole italiane: molte di quelle classiche non tengono conto dell’impatto sull’ambiente del consumo d’acqua e dell’uso dei pesticidi. Innovazione tecnologica intesa come cultura del contadino medio. Noi vogliamo dimostrare che l’innovazione non è solo sulle tecnologie ma anche sul manifatturiero.spiega Luigi Galimberti Noi importiamo l’85% del peperone che consumiamo in Italia da Spagna e Olanda, ad esempio, numeri che mortificano l’agricoltura. Spesso le persone mi dicono ‘non mangio peperoni perché mi danno fastidio’. Ma forse in realtà, rispondo, c’è qualcosa di sbagliato in quel peperone”.

Industria e impresa 4.0 sono concetti da introdurre anche nelle realtà agricole, come la Toscana, soprattutto in Maremma, per il grande potenziale di sviluppo. Applicare concetti di innovazione tecnologia e economia del mondo agricolo può essere un modello vincente da estendere anche su altri territori. Per il futuro di Sfera Agricola c’è il progetto di una nuova serra di 20 ettari e l’affiliazione di piccoli proprietari di serre di dimensioni ridotte.

 

Immagine in evidenza: credit @sferaagricola

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