Clima, come potrebbe aumentare il livello del mare? Ecco le “panchine del futuro”

"Le inondazioni diventeranno parte della nostra vita quotidiana". A Copenaghen le installazioni per sensibilizzare sulla crisi climatica in atto

Copenaghen potrebbe essere tra l’altro una delle città più colpite dalle inondazioni. L’iniziativa per sensibilizzare le persone su quello che potrebbe attenderci in futuro. 

Le inondazioni diventeranno parte della nostra vita quotidiana, a meno che non iniziamo a fare qualcosa per il nostro clima. Secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sul clima, si prevede che il livello del mare aumenterà fino a 1 metro prima del 2100 se il riscaldamento globale dovesse continuare”. Questo è il messaggio che possiamo trovare passeggiando per Copenaghen sopra ad una panchina molto diversa da quelle comuni, e non è l’unica.

Nella città danese, infatti, è possibile imbattersi in panchine alte 85 cm in più rispetto a quelle normali. Si tratta di un’iniziativa lanciata dall’emittente tv danese Tv2 che ha come obiettivo quello di sensibilizzare su una delle conseguenze che avrà il cambiamento climatico, quella delle inondazioniCopenaghen potrebbe essere tra l’altro una delle città più colpite dalle inondazioni in futuro.

Le “panchine del futuro” sono alte 85 cm come il numero stimato dall’Onu sull’aumento del livello del mare entro il 2100.

“In gran parte del Paese vedremo le inondazioni come un evento quotidiano  quindi cerchiamo di illustrare questo fenomeno con queste panchine in modo da far parlare la gente del cambiamento climatico”, spiega Kasper Adsboll, senior brand manager del canale televisivo TV2 che ha lanciato il progetto.

Il nuovo rapporto sullo Stato dell’Oceano – State of the Ocean Report 

In occasione della seconda Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha lanciato il nuovo Rapporto sullo Stato dell’Oceano, State of the Ocean Report  che offre una panoramica sullo stato attuale dell’oceano.

Nel rapporto si parla di un “tasso di innalzamento medio globale del livello del mare che “ha subito un’accelerazione passando da 2,1 mm/anno nel periodo 1993-2002 a 4,7 mm/anno nel periodo 2013-2021“.

Tra gli altri dati riportati anche l’acidificazione dell’oceano in aumento, o il fatto che “l’oceano stia perdendo ossigeno rapidamente, un ritmo stimato al 2% dal 1960 e che probabilmente non ha precedenti nella storia recente della Terra”.

Il gruppo indipendente di scienziati e studiosi del cambiamento climatico “Climate Change”  ha pubblicato una serie di foto che danno una visione di come saranno alcune città quando verranno sommerse.

Inoltre, secondo il NOAA – National Oceanographic and Atmospheric Administration, è previsto un innalzamento del livello del mare vicino alle coste degli Stati Uniti dai 25 ai 30 cm nei prossimi trent’anni.

Ma nonostante ciò c’è chi ancora continua a negare le conseguenze delle crisi climatica. L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua ad ironizzare sul problema affermando che con l’innalzamento degli oceani ci saranno più case vista mare”. Queste le sue ultime parole durante un comizio in Alaska.

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