Cosa è l’agroecologia e perché fa bene alla natura

Non forza i ritmi per incrementare le rese, ma adotta tecniche in armonia con i processi naturali

L’agroecologia è un approccio che redistribuisce equamente le risorse e mette al centro gli agricoltori, agendo in armonia con i processi naturali. 

L’agroecologia è un approccio che redistribuisce equamente le risorse e mette al centro gli agricoltori, agendo in armonia con i processi naturali. 

L’agricoltura intensiva sta causando sempre più danni al nostro Pianeta. Basta pensare all’uso eccessivo di fertilizzanti chimici, responsabile della perdita di biodiversità dei terreni, impattando anche sulla gestione del cibo e sulle politiche alimentari.

L’agroecologia è l’agricoltura attenta al rispetto delle regole della natura e del benessere sociale. Secondo un rapporto dell’Istituto di ricerca francese Iddri, l’agroecologia, pur rinunciando alle rese portate all’estremo dall’agricoltura intensiva, sia sufficiente per produrre cibo a sufficienza per i 530 milioni di persone che vivranno in Europa nel 2050, seguendo però una dieta sana, con meno zuccheri e derivati animali e più fibre, frutta e verdura di stagione. Si basa sull’uso sostenibile delle risorse rinnovabili locali e sulle conoscenze e sulle priorità degli agricoltori locali.

Si tratta di un approccio all’agricoltura che si fonda su principi ecologici: non forza i ritmi della natura per incrementare le rese, ma adotta tecniche che agiscono in armonia con i processi naturali. Alla base di tutto c’è la biodiversità. La presenza di insetti impollinatori, microrganismi e altri invertebrati che arricchiscono il suolo, aiuta gli ecosistemi agricoli a mantenersi fertili negli anni, risultando anche più resilienti, ovvero capaci di reggere all’impatto di eventi meteorologici estremi e malattie.

Nel 2021 è stata istituita la Coalizione per l’agroecologia, a margine del Vertice sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite, che ad oggi conta oltre 250 membri, di cui 48 Governi. L’obiettivo della Coalizione è quello di accelerare la trasformazione dei sistemi alimentari attraverso l’agroecologia, guidata da 13 principi definiti dal Gruppo di esperti di alto livello del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale e dai 10 elementi dell’agroecologia adottati dai 197 membri della FAO nel dicembre 2019.

Nel report pubblicato nel 2019, il gruppo di esperti su Sicurezza Alimentare e Nutrizione (High Level Panel of Experts-Food Security and Nutrition) del Comitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare e Nutrizione (CFS) ha elaborato i 13 Principi dell’Agroecologia, suddivisi in tre pilastri:

  • migliorare l’efficienza delle risorse ( i due principi sono riciclaggio e riduzione degli input esterni);
  • rafforzare la resilienza ( i cinque principi sono: salute del suolo; salute degli animali; biodiversità; sinergia; diversificazione economica);
  • assicurare l’equità/responsabilità sociale (principi sono: co-creazione della conoscenza; valori sociali e diete; equità; connettività; governance della terra e delle risorse naturali; partecipazione).

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