A tu per tu con Antonio Rainone, fondatore di Anter

Abbiamo incontrato Antonio Rainone, presidente onorario e fondatore di ANTER

“Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?”. La domanda è lecita a sacrosanta, attuale più che mai. Era l’interrogativo che suonava al cuore dell’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco pubblicata nel giugno 2015.
È proprio da questo interrogativo che prende le mosse l’azione quotidiana di Anter, l’associazione no profit che in Italia conta oltre 220mila iscritti e che punta a diffondere, soprattutto nelle giovani generazioni, la cultura delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale attraverso progetti apprezzati come Il sole in classe. Ad Antonio Rainone, presidente onorario e fondatore di Anter, abbiamo chiesto di fare il punto della situazione, tra la necessità di adottare politiche ambientali sempre più mirate, gli orizzonti della comunità scientifica e le azioni quotidiane che, nel loro piccolo, possono svolgere i cittadini come esempi di buone pratiche. Per far bene al mondo e ai nostri figli, proprio com’era nel monito di Papa Francesco.

 

2030, punto di non ritorno per l’inquinamento atmosferico globale. Secondo Lei, a livello collettivo, quanto si ha consapevolezza dei rischi reali ai quali stiamo andando incontro?

È una domanda molto importante e la ringrazio di iniziare con questa perché, come padre di famiglia, sono molto sensibile all’allarme del 2030, punto di non ritorno. Il progetto di Anter, SalviAmo il Respiro della Terra nasce proprio da lì: vogliamo che tutti abbiano la consapevolezza che ogni giorno e ogni gesto contano. Non c’è più tempo. Possiamo ancora invertire il conto alla rovescia che porta al 2030, momento in cui, secondo la comunità scientifica, l’impatto dei fattori inquinanti sui cambiamenti del pianeta diventerà definitivo.

 

Presentazione dei progetti di Anter a margine del G7 a Bologna

 

C’è una differenza sostanziale tra il pericolo che si percepisce e il pericolo reale?

Molti hanno paura di prendere l’aereo ma poi chattano con il cellulare sulle autostrade. Il risultato? Si muore molto più di incidenti stradali che su quelli aerei. Tutti, costantemente, ci parlano del rischio ambientale: alla fine si banalizza. Solo quando ci sono catastrofi, l’attenzione pubblica si sposta. Ma cambiamenti spaventosi, che non richiamano l’attenzione mediatica perché non sono spettacolari, succedono ogni giorno. Anche un gesto banale come accendere riscaldamento e la luce di casa ha conseguenze pericolose per l’ambiente se non si sceglie con consapevolezza. Quando nelle città scatta il blocco del traffico per l’inquinamento, dipende certo dai gas di scarico delle macchine, ma anche dalle nostre scelte energetiche. Anche un gesto banale come accendere riscaldamento e la luce di casa può avere conseguenze pericolose per l’ambiente se non si sceglie con consapevolezza. Quando nelle città scatta il blocco del traffico per l’inquinamento, dipende certo dai gas di scarico delle macchine, ma anche dalle nostre scelte energetiche. Bisogna stare attenti ed essere responsabili. Si è parlato molto del disastro dell’ILVA e delle conseguenze strazianti per la salute delle persone. Un disastro ambientale che rappresenta l’1% dell’inquinamento atmosferico. Il 99% rimanente viene da noi cittadini e dalle nostre case. Bisogna stare attenti ed essere responsabili. La consapevolezza consiste nel fare il passo: non solo parole ma anche azioni. Ecco, come presidente di Anter, come cittadino e come padre di famiglia, voglio agire. E chi come me vuole agire, lo può fare con il supporto di Anter.

 

Alcuni esempi di best practices che, nel proprio piccolo, un singolo cittadino può portare avanti.

Sul tema ambientale, vale quello che vale in ogni altro campo: meglio prevenire che curare. L’impegno e la tutela ambientale riguardano tutti noi con il proprio contributo. Innanzitutto, informarsi e informare: occorre creare consapevolezza per far sì che il messaggio venga diffuso da tutti e per tutti. Bisogna parlare in modo semplice e con le lezioni de Il Sole in Classe, sono i bambini delle elementari a spiegare ai propri genitori le energie rinnovabili. Ed è bellissimo perché i ruoli si invertono e cambiano le mentalità e le abitudini. Fondamentale anche scegliere consapevolmente: qualcuno si spaccia per green, ma sotto alla vernice verde c’è ben poco di sostenibile. Chi di noi darebbe al proprio figlio un bicchiere di latte in cui il 30% è marcio? Ci sono aziende che non si vergognano. Anter ha aperto questo nuovo portale anche per dare visibilità alle aziende che sono davvero impegnate a favore delle rinnovabili e credono in valori per la collettività e l’ambiente. Attraverso il progetto del portale vogliamo aprire e condividere i nostri progetti, immaginare il futuro insieme a queste persone, garantire un futuro ai loro figli. Ci vuole davvero poco per fare molto.

L’incontro con Papa Francesco durante l’Angelus

Antonio Rainone e Papa Francesco

 

La soddisfazione più grande che il suo impegno in Anter le ha regalato finora?

Sono prima di tutto un babbo, e quindi sono molto orgoglioso di agire per il futuro dei miei figli. Con Anter ho avuto l’opportunità di cambiare davvero le cose e le mentalità. Ci sono mille esempi che potrei citare. Sai che emozione quando lanci un appello e sono migliaia le persone che ti ritrovano sulle piazze di tutto il paese per difendere la Terra? Portare il messaggio e le preoccupazioni dei cittadini al G7 ambiente e dare loro voce ai massimi vertici è una sfida che siamo riusciti ad onorare, e non era per niente facile! O ancora, quando per anni ti impegni e fai quello in cui credi, lo fai perché credi sia giusto senza pensare a chi ti vede o chi ti ascolta: tutto questo finché un bel giorno è papa Francesco che ti ringrazia all’Angelus davanti ad una piazza gremita. Inimmaginabile. Ma noi lo abbiamo fatto mossi dalla convinzione che agivamo per il bene di tutti. Il mio orgoglio più grande è quello di essere utile, di agire per il bene comune, per il nostro futuro.

 

Maria Lardara

®Eco_Design WebMagazine

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