Alga Spirulina: mangia CO2 e sarà il cibo del futuro

Le proprietà nutritive

La spirulina fa parte della famiglia dei cianobatteri, cresce in laghi salati con acque alcaline e calde. La FAO (Food and Agriculture Organization), l’ha recentemente definita l’alimento del futuro per le sue qualità nutritive[1], ma quello dell’organizzazione è un segreto di Pulcinella, infatti le proprietà benefiche della Spirulina erano note già nell’antichità.
Innanzitutto, partiamo  dal contenuto proteico: l’alga contiene tra 60% e il 70% di proteine sul suo peso totale, contro il 25% del pesce, il 35% della soia e il 14% dei cereali.
Poi le vitamine: la Spirulina è ricca di vitamina A, che è necessaria all’uomo per molti processi fisiologici.
Infine, il contenuto di sali minerali: calcio, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame. Per assumere l’intero fabbisogno giornaliero di questi minerali servono circa 6 gr di Spirulina, contro i 38 gr di cereali.

Non solo cibo

Se le proprietà nutritive dell’alga erano note da tempo, quelle “ambientali” sono state una scoperta recente. Infatti, la Spirulina per crescere ha bisogno di calore e di respirare Co2. In particolare, per ogni kg di “biomassa” servono 2 kg di Co2.
Da qualche tempo sono nati diversi progetti che cercano di sfruttare questa proprietà.
Esistono dei fotobioreattori, ovvero dei tubi trasparenti, immersi in acqua, in grado di captare co2 e il calore proveniente dal sole, all’interno dei quali si sviluppa l’alga. La spirulina all’interno mangia l’anidride carbonica e cresce.

Sbocchi imprenditoriali

Grazie a questa intuizione sono stati costruiti grandi impianti, come nel caso del progetto Apuliakundi, nato a Valenzano (Bari), finanziato dal bando della regione per le idee innovative “Principi Attivi” e che adesso è una realtà imprenditoriale in crescita. Inoltre, sono state pesate soluzioni ancora più complesse. Infatti, nel 2017 nei pressi della centrale geotermica di Chiusdino, in Toscana, importanti aziende del settore energetico e CoSviG (Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche), hanno fatto partire la sperimentazione di un impianto per la coltivazione dell’alga utilizzando i residui  (calore e Co2) provenienti dalla centrale. L’idea è quella di produrre, grazie alla centrale, energia pulita e con i suoi scarti prodotti alimentari. I dati della sperimentazione sono incoraggianti, infatti i costi per la produzione dell’alga diminuiscono di un 30% e  si è notato che la produzione è aumentata di circa un 25% rispetto alle previsioni
Fin qui si è parlato di impianti di medie dimensioni, la superficie per la sperimentazione di Chiusdino è di 125 mq, ma esistono anche progetti per produrre alghe in piccola scala.
Il politecnico di Milano , nell’aprile 2018 ha presentato nell’ambito salone del Design, Struna: il bioreattore domestico.
Struna, presente all’interno della mostra Material Village, consiste in un filtro architettonico che permette, grazie all’impianto di produzione di micro-alghe incorporato, di “pulire” l’aria dalla Co2 e produrre ossigeno, cibo e biomassa .  Il lavoro è frutto di SAPERLAB, unità del ABCLab – Dipartimento ABC del Politecnico di Milano.
Insomma, la Spirulina sembra poter rispondere a molte sfide che si porranno a breve termine e negli anni a seguire, non ci resta che aspettare.

 

Pasquale Pagano

®Eco_Design WebMagazine

 

Nell’immagine di copertina photocredit www.abruzzonaturale.it

 

[1] “A review on culture, production and use of spirulina as food for humans and feeds for domestic animals and fish” (M. Ahsan B. Habib, 2008).

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