30 Settembre 2024 4 min di lettura
Cari Associati e Associate in questa nuova emissione di ANTER Monitor andiamo analizzare come si è mossa la domanda elettrica nella prima metà dell’anno con uno sguardo anche all’estate in base ai dati rilasciati da Terna (gestore della rete elettrica nazionale di trasmissione). Prima di entrare nel dettaglio dei dati congiunturali dell’anno, si può dire che il settore elettrico italiano da un lato stenta a trovare slancio nella domanda/penetrazione dell’energia elettrica sui consumi di energia totale, dall’altro continua a decarbonizzarsi.
Come si può vedere dall’andamento storico della domanda elettrica italiana, dal 2005, dopo il picco di domanda del 2007 la tendenza della domanda elettrica è di leggero calo in Italia soprattutto connesso al fattore prima di contrazione dell’attività industriale e del commercio e terziario, poi di una lenta e altalenante ripresa dei consumi in questi ultimi sedici anni fino ad arrivare ai 306 TWh registrati nel 2023.
Il primo semestre del 2024 sembra aver invertito il trend e in particolare con il mese di luglio si è registrato un incremento mensile della domanda come non avveniva dal 2015.
Dall’altro lato a fronte della richiesta totale si è sempre più fatto fronte alle fonti rinnovabili, oggi l’insieme delle centrali elettrice (dalle grandi ai piccoli impianti sui tetti delle abitazioni) è sostanzialmente diviso a metà tra impianti di produzione elettrica da rinnovabili (circa 60 GW) e impianti termoelettrici (circa 60 GW), in parte molto piccola alimentati da biomasse.
In tale quadro, se dovesse essere confermata la media di produzione elettrica da rinnovabili dei primi sei mesi, nel 2024 l’Italia potrebbe mettere a segno un’ulteriore crescita e quindi avvicinamento agli obiettivi 2030 previsti dal PNIEC per la copertura di fonti rinnovabili nei consumi finali elettrici del Paese. Un bicchiere mezzo pieno, dal momento che la progressiva decarbonizzazione della domanda elettrica sta avvenendo per effetto anche di riduzione-stabilità della domanda totale, piuttosto che in presenza di una maggiore penetrazione dell’elettricità nei consumi di energia primaria (tutta l’energia necessaria a soddisfare anche trasporti, riscaldamento, produzione petrolchimica etc.) del Paese. Inoltre, come si vede dal grafico, se si considera di voler raggiungere gli obiettivi rilanciati con il RePower EU per accelerare l’uscita dalle fonti fossili nella generazione elettrica (fino a 75%), l’obiettivo si allontana nuovamente.
Domanda elettrica dei primi sette mesi del 2024 in Italia
Venendo ai dati congiunturali, nel primo semestre del 2024, la domanda elettrica in Italia ha registrato un leggero aumento dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo 151,6 TWh. Le fonti rinnovabili hanno giocato un ruolo fondamentale, coprendo il 43,8% della richiesta di energia, un significativo aumento rispetto al 34,9% dello stesso periodo nel 2023. Si tratta di un record storico, con una produzione rinnovabile di 66,5 TWh, superando per la prima volta le fonti fossili. Il contributo principale è arrivato dall’idroelettrico, che ha generato 25,92 TWh, un incremento del 64,8% rispetto al 2023, grazie alla maggiore disponibilità di risorse idriche nel Nord Italia. Anche il fotovoltaico e l’eolico hanno contribuito notevolmente, con una crescita significativa della capacità installata. La restante parte della domanda è stata coperta dalle importazioni di energia dall’estero e dalle fonti fossili.
Nel mese di luglio 2024 il fabbisogno di energia elettrica ha fatto registrare una significativa inversione di tendenza con 31,3 miliardi di kWh, un incremento del 4,5% rispetto a luglio 2023. Questo è il valore più alto registrato dal luglio 2015. Tale aumento è stato favorito da due giorni lavorativi in più rispetto allo scorso anno e da temperature medie mensili simili, eccetto l’ultima settimana, in cui le temperature hanno superato di 3°C quelle dell’anno precedente. Da gennaio a luglio 2024, il fabbisogno nazionale è cresciuto dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, con un incremento dello 0,9% dopo le correzioni.
Come procedono le installazioni di impianti elettrici alimentati con fonti rinnovabili?
Nei primi sette mesi del 2024, la capacità di energia rinnovabile installata è cresciuta di 4.282 MW, rispetto ad una crescita su tutto il 2023 di circa 6.000 MW. Il trend di crescita, quindi per il 2024 dovrebbe portarci verso gli 8-10 GW annui necessari per traguardare gli obiettivi del PNIEC ma non sufficienti a raggiungere gli obiettivi del RePower EU. I nodi da sciogliere per accelerare l’installazione di fonti rinnovabili restano sul versante dei procedimenti autorizzativi e in particolare questa estate si sono complicati dopo la “delega” del Governo alle Regione sull’identificazione delle aree idonee ad installare gli impianti da fonti rinnovabili. Una partita particolarmente calda per l’autunno del settore elettrico italiano.
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