Clima, il 2018 è stato l’anno più caldo in Italia

L'ultimo anno è stato il più caldo in Italia e il quarto nel mondo. Il motivo di questo fenomeno è l'inquinamento che ha causato violenti piogge e frane.

La conferma arriva dall’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, che fa il punto sulla situazione climatica degli ultimi anni. Secondo lo studio, il 2018 è stato l’anno più caldo di sempre per l’Italia.

Infatti la temperatura media in Italia nell’ultimo anno è stata sempre nettamente superiore al valore normale ad eccezione dei mesi di febbraio e marzo; i mesi relativamente più caldi sono stati gennaio e aprile, con anomalie di oltre 2,5 °C. Dati che confermano l’andamento delle temperature degli ultimi decenni, con un rialzo di 1,77 °C rispetto al valore normale di riferimento 1961-1990. Il mese di ottobre del 2018 è stato quello che ha registrato più eventi meteorologici di grossa intensità come piogge e frane. La prima regione (19 ottobre) ad essere colpita è stata la Sicilia, nella parte orientale  dove i temporali hanno causato danni alle strade e agli edifici. Nello stesso mese piogge fino a 300 millimetri in Lombradia e Veneto e di 300 millimetri in Friuli Venezia Giulia. Poi forti raffiche di vento hanno colpito tutta Italia con punte di 180 km/h in montagna (Monte Cimone) e tra 140 e 150 km/h sul mare (Capo Carbonara e Capo Mele).

Come per tutti i paesi del mondo, anche Ispra ha trasmesso i dati raccolti a  World meteorological organization (Wmo), Organizzazione mondiale del clima, che ha redatto  il 25esimo rapporto “WMO Statement on the state of the global climate in 2018”. Se per l’Italia è stato l’anno più caldo degli ultimi , nel mondo è risultato essere il più caldo negli ultimi quattro anni. Il motivo di questo fenomeno è l’inquinamento tanto che la concentrazione di anidride carbonica è crescita a livelli mai visti. Per il 2018 e il 2019 i valori dovrebbero essere ancora più alti. Per Petteri Taalas, il segretario generale della Wmo, occorre che settori come l’agricoltura e l’industria passino alle fonti rinnovabili, abbandonando progressivamente le energie fossili. Taalas ha ricordato che molte città e governi hanno compreso che politiche di sostegno all’energia pulita hanno rafforzato le economie.

 

 

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