Clima, a Milano arriva la Youth4Climate per dare voce ai giovani

Crisi climatica e soluzioni proposte da 400 ragazzi provenienti da tutto il mondo

Milano si tinge di green ed è pronta ad ospitare due grandi eventi prima della Cop26 di Glasgow. I giovani saranno protagonisti con le loro idee alla Youth4Climate.

Dal 28 settembre al 3o settembre la città di Milano ospiterà la Youth4Climate, ovvero la “Cop dei giovani”, mentre dal 30 settembre al 2 ottobre la Pre-Cop, ovvero il vertice che precede i lavori della Cop26 di Glasgow.
Un doppio evento internazionale in cui si parlerà di crisi climatica, soluzioni per cercare di affrontarla in maniera efficace ma soprattutto un’occasione per i giovani di portare le loro idee e far sentire la propria voce.
E’ previsto l’arrivo in Italia di quasi 400 ragazzi  provenienti da 186 Paesi del mondo. A rappresentare l’Italia ci saranno Federica Gasbarro, 26 anni, romana, laureanda in scienze biologiche in prima linea nei ‘Fridays for future‘ e Daniele Guadagnolo, 28 anni, di Arona (Novara), dottore in economia, impegnato in organizzazioni che si occupano di sostenibilità.

Stiamo facendo un gran lavoro cercando di raccogliere tutte le necessità, istanze e obiezioni dei ragazzi tramite un questionario. Verrà fatto un lavoro di sintesi che porteremo a Milano dove ci confronteremo con gli altri giovani provenienti da varie parti del mondo. – spiega a TeleAmbiente Federica Gasbarro – Saremo due per ogni Paese. Di fatto credo che saremo tutti convinti su alcuni punti, come il famoso articolo 6 sul quale sembra utopia riuscire a trovare un accordo o sul rispettare i Paesi più vulnerabili e che hanno meno capacità di noi  dando un supporto economico per far fronte al problema del climate change

Il primo sul ruolo dei giovani all’interno del cambiamento climatico a livello locale, nazionale e multilaterale. Il secondo topic, sustainable recovering, per cercare un recupero, specie in un periodo come questo colpito dalla pandemia, facendo rifermento ai green jobs e alla transizione energetica.  –  afferma Daniele Guadagnolo -Il terzo va a toccare settori come quello del cibo, dell’imprenditoria giovanile, dello sport, dell’arte e della moda. Il quarto riguarda la climate coscience society, ovvero cercare di aprire una società più conscia dei cambiamenti climatici, quindi partire dall’educazione e dal ruolo dei media, per chi comunica e diffonde questo tipo di notizie“.

Noi come giovani siamo l’ultima generazione che può fare qualcosa prima di raggiungere la soglia in cui il cambiamento climatico prenderà il sopravvento. Questo comporta un aumento delle temperature medie nel mondo. Ciò porta allo scioglimento dei ghiacciai e l’acqua, che si riversa negli oceani, innalza il livello medio di questi portando ad una riduzione delle terre. Noi come popolazione stiamo crescendo e si arriverà ad un punto in cui ci saranno non abbastanza terre emerse per sopravvivere tutti quanti“, afferma Daniele.

“Le conseguenze del cambiamento climatico le stiamo già vivendo, inondazioni, alluvioni, nuovi virus ne sono la prova. Dobbiamo agire ora perché stiamo pagando quello che è stato fatto decine di anni fa. O la smettiamo subito di emettere CO2 in atmosfera o questi eventi catastrofici saranno sempre più presenti. Agire ora significa portare avanti una transizione equa, giusta e concreta.” – aggiunge Federica e conclude  – “E’ difficile ma se perdessimo fiducia e speranza avremmo perso del tutto”.

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