
I crediti di carbonio sono un ottimo strumento per testimoniare le azioni di sostenibilità e di tutela ambientale intraprese dalle aziende.
Il credito di carbonio (carbon credit) è un certificato negoziabile, equivalente ad una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita grazie ad un progetto di tutela dell’ambiente realizzato con l’obiettivo di ridurre le emissioni globali di CO2 e altri gas ad effetto serra. La loro introduzione risale a circa vent’anni fa, quando la Direttiva 2003/87/CE introdusse il sistema comunitario Emission Trading System (ETS). I crediti di carbonio sono un meccanismo che prevede lo scambio di quote di emissioni, coinvolgendo sia i soggetti responsabili di emissioni particolarmente significative, sia quelli in grado di ridurle ed essere più sostenibili.
Chi acquisisce questi crediti, per i progetti realizzati, può cederli a chi, invece, genera importanti quantità di emissioni. In sostanza, chi è più virtuoso potrà vendere la quota risparmiata tramite crediti di carbonio.
Alla COP29, la Conferenza sul Clima che si è tenuta a Baku, dopo quasi un decennio dall’accordo di Parigi, sono stati definiti i termini dell’articolo 6 del trattato che riguarda proprio gli scambi internazionali di crediti di carbonio. Sono state, infatti, introdotte nuove regole che i paesi possono seguire per acquistare crediti in un altro paese.
Un’analisi McKinsey stima che nel 2030 la domanda totale prevista di carbon credits da progetti per la rimozione della CO₂ (Carbon Dioxide Removal – CDR) potrebbe arrivare a compensare fino a 100 milioni di tonnellate di CO₂.
Il “Carbon Market“, o mercato del carbonio, è un sistema che consente alle aziende di acquistare e vendere carbon credit. Esistono due diversi tipi di mercato del carbonio: il mercato regolamentato, come l’EU Emissions Trading System (EU ETS), e il mercato volontario dei crediti di carbonio, all’interno del quale non viene stabilito un prezzo fisso a monte, ma questo dipende dall’incontro tra domanda e offerta. Quindi, il prezzo di un credito di carbonio (1 tonnellata di CO2 eq) può variare ampiamente sulla base di vari fattori (qualità dei progetti che generano i crediti, tipologia, volumi acquistati).
Molte aziende cercano spesso di compensare le proprie emissioni attraverso l’acquisto dei crediti di carbonio con i prezzi più bassi sul mercato, pensando che acquistandone di più si effettui una maggiore riduzione del proprio impatto ambientale sul pianeta. Ma per effettuare un efficace percorso di riduzione e compensazione, è fondamentale considerare la qualità dei progetti che si sceglie di sostenere.
Acquistare un credito di carbonio non equivale solo a partecipare attivamente alla realizzazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, ma anche mostrare il proprio impegno per la tutela dell’ambiente, motivo per il quale le aziende sono sempre più interessate a questo strumento.
Dall’acquisto di crediti di carbonio l’azienda può trarre, infatti, diversi benefici, come partecipare ai progetti di mitigazione delle emissioni di gas serra globali, migliorare la competitività aziendale e posizionamento nel mercato, conquistare il favore di potenziali finanziatori, partner commerciali e clienti.
Agisci per l’ambiente di oggi e di domani, con la tessera anter.
Iscriviti
Continua con