Il 13 ottobre si celebra la Giornata internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali

Quanto costano e cosa possiamo fare per ridurre i rischi legati alle catastrofi naturali

Il 13 ottobre si celebra la Giornata internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali

Una giornata per ricordare l’importanza di contenere i rischi dovuti proprio alle catastrofi naturali e mira a sensibilizzare la popolazione sugli effetti dei fenomeni estremi, sempre più diffusi in tutto il mondo.

La Giornata internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali, conosciuta come International Day for Disaster Risk Reduction, si celebra ogni 13 ottobre. È stata indetta  dall’Onu nel 1989 con l’obiettivo di mandare un importante segnale ai Governi di tutti i paesi del mondo e riflettere sulla sempre maggiore frequenza e consistenza con cui si verificano le catastrofi naturali.

L’ineguaglianza e la fragilità di fronte alle catastrofi sono due aspetti strettamente connessi. La disuguaglianza nell’accesso ai servizi, come finanziamenti e assicurazioni, espone i gruppi più vulnerabili ai pericoli delle catastrofi. Inoltre,  gli effetti delle catastrofi amplificano le disuguaglianze e spingono ulteriormente i soggetti a rischio verso la povertà

La crescente frequenza e gravità dei disastri naturali che nel 2023 hanno prodotto 380 miliardi di dollari di perdite direttamente legate a eventi climatici e meteorologici, ha impatti sempre più dannosi a livello mondiale, come emerge dal Climate and Catastrophe Insight Report redatto da Aon.

 

In Italia solo il 6% delle case assicurato contro disastri naturali

Dal 1° gennaio al 15 settembre 2024, sono 1.899 gli eventi estremi che si sono abbattuti sull’Italia. Il nostro Paese è uno meno assicurati: solo il 6% delle case è coperta da un’assicurazione o da una polizza contro catastrofi naturali. Al Sud la percentuale è ancora più bassa e scende sotto al 2%.

A riguardo, l’ultima legge di stabilità ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese di dotarsi di una copertura contro i rischi catastrofici naturali entro fine 2024. “Il cambiamento climatico e i modelli di sviluppo globale stanno accelerando ulteriormente la frequenza e la gravità delle catastrofi naturali, che comportano rischi significativi stabilità economica e finanziaria“,  ha affermato ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Dopo gli ultimi disastri in Emilia-Romagna, il governo sembra intenzionato a introdurre tale assicurazione anche per le famiglie. Nel disegno di legge sulla ricostruzione, ha annunciato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, “abbiamo messo la necessità anche per le famiglie e i cittadini di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi naturali. Non abbiamo ancora parlato di obbligo, ma ci avvieremo verso questa conclusione“. Il disegno di legge sulla ricostruzione prevede, tra le altre cose, che la ricostruzione dopo una calamità naturale non potrà durare più di due anni.

 

La piattaforma italiana sul dissesto idrogeologico di ISPRA

Per prevenire i disastri naturali è fondamentale una pianificazione attenta e coordinata, volta a ridurre l’esposizione e la vulnerabilità delle persone ai danni. I decisori politici devono rendere il sistema finanziario adatto a fornire finanziamenti ai Paesi più vulnerabili al clima, e gli Stati membri devono dare priorità al raggiungimento degli SDGs, in particolare per la riduzione della povertà e delle disuguaglianze.

Sono necessari maggiori investimenti nella raccolta e nell’utilizzo di dati per comprendere meglio gli impatti e l’ esposizione alle catastrofi. Su questo punto l‘ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha ideato IdroGEO, la piattaforma italiana sul dissesto idrogeologico, che consente la consultazione, il download e la condivisione di dati, mappe, report, documenti dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia – IFFI, delle mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e degli indicatori di rischio.

L’ISPRA inoltre realizza una serie di approfondimenti tematici come, ad esempio, il Rapporto sulle condizioni di pericolosità da alluvione in Italia e indicatori di rischio associati, dedicato a fornire un quadro conoscitivo sulle condizioni di pericolosità e di rischio di alluvioni in Italia, e il Rapporto sul Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio, dedicato al quadro di riferimento sulla pericolosità per frane e alluvioni, sull’erosione costiera e sugli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, edifici, imprese e beni culturali.

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