Tecnologia, arriva il drone subacqueo che misura la CO2 nelle profondità oceaniche

Potrebbe rappresentare un importante passo avanti nel monitoraggio dei gas serra negli oceani

Il monitoraggio dello stato di salute degli oceani e dei mari attraverso l’utilizzo di droni subacquei. Ecco come riescono a misurare le concentrazioni di CO2 nelle profondità oceaniche.

Il monitoraggio della concentrazione di CO2 nell’aria e nelle acque superficiali dei nostri mari, grazie alle nuove tecnologie, è qualcosa di cui già disponiamo. Ma sapere quanta anidride carbonica arriva fino alle profondità oceaniche è molto complesso. Ma da oggi a monitorare lo stato di salute degli oceani ci penserà un drone subacqueo.

La tecnologia innovativa è stata sperimentata dagli scienziati dell’Università dell’Alaska Fairbanks,  e potrebbe rappresentare un importante passo avanti nel monitoraggio dei gas serra negli oceani.

Finora la misurazione delle concentrazioni di CO2 venivano effettuate da navi, boe e ormeggi. Il drone è progettato per immergersi a 1.000 metri di profondità, riuscendo così ad esplorare zone remote dell’oceano.  Questo è fondamentale perché è ad alte profondità che l’aumento dell’acidità sta influenzando alcuni organismi marini, un processo che potrebbe uccidere alcune specie o renderle più vulnerabili dai predatori.

Cos’è l’acidificazione degli oceani e perché mette a rischio gli ecosistemi marini

L’acidificazione è il fenomeno che descrive il continuo aumento dell’acidità degli oceani dovuto all’assorbimento di anidride carbonica, la cui presenza si sta intensificando a causa delle sempre maggiori emissioni prodotte dalle attività degli esseri umani.

L’acidificazione avviene quando l’acqua marina reagisce con la CO2 assorbita dall’atmosfera, producendo più sostanze chimiche acidificanti e riducendo minerali importanti, come il carbonato di calcio, che assicurano la sopravvivenza degli organismi marini.

L’acidità media della superficie degli oceani, rimasta stabile per milioni di anni, è aumentata del 26% negli ultimi 150 anni. Ciò mostra come il processo di acidificazione abbia subito un’importante accelerazione.

Ridurre il livello di ioni di carbonio dell’acqua priva molti animali marini di elementi vitali necessari per creare il loro guscio protettivo. Alcuni studi dimostrano che mitili, plancton e coralli sono le principali specie in pericolo.

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