Cosa prevede la politica ambientale della Finlandia

Al terzo posto in Europa per l'impiego delle rinnovabili, la Finlandia riduce le emissioni e continua a lavorare per un futuro più sostenibile

Continua la “corsa” della Finlandia per un futuro più verde incentrato sulla sostenibilità e sulle energie rinnovabili. Con il -5.9% di emissioni di CO2  si aggiudica il taglio maggiore di anidride carbonica in Europa, e a due anni dal 2020 ha già raggiunto il 40% di energia prodotta mediante le risorse green.

 

Un paese a sostegno dell’ambiente

 

Già nel 2016, la Finlandia si era classificata come il Paese più green del mondo, e ad annunciarlo era stato l’EPI (Environmental Performance Index), l’indice calcolato dai ricercatori della Columbia e della Yale University degli Stati Uniti, in collaborazione con il World Economic Forum e il Centro comune di ricerca della Commissione Europea, che stabilisce il livello di sostenibilità dei vari paesi. Questo studio ha due principali obiettivi: la tutela della salute ambientale e quella della vitalità dell’ecosistema. 

E la corsa del paese per diventare uno dei più importanti a livello ecologico non si arresta: pur perdendo la prima posizione resta comunque nella top ten della classifica EPI 2018, con un punteggio generale di 78.64, e quello più alto rispetto agli altri paesi per quanto riguarda la salvaguardia della salute umana, con 99.35 punti.

 

Cosa prevede la politica ambientale finlandese da qui al 2030

Il governo finlandese ha annunciato che la sua lotta verso una più diffusa sostenibilità avrà come caposaldo l’eliminazione di carbone, petrolio e combustibili fossili, come esplicitato all’interno del rapporto Energy and Climate Strategy for 2030 and beyond.

Già nel prossimo autunno, l’Autorità per l’energia del paese nordico, lancerà un bando di gara al quale potranno partecipare tutti coloro che vorranno contribuire a progetti per la produzione di energia mediante fonti rinnovabili, creando in questo modo un mercato concorrenziale che apra le porte anche a chi è fuori dai confini. Tale progetto avrà due scopi:

 

  1. garantire sussidi ai progetti più vantaggiosi e competitivi;
  2. verificare come sia possibile gestire concretamente le varie fonti rinnovabili rispetto alle attuali fonti energetiche fossili.

Inoltre con la Legge sulla sovvenzione alla produzione di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili, entrata in vigore dal 25 giugno 2018, si potrà stabilire un nuovo schema basato su premi per la promozione di impianti totalmente green.

 

Helsinki: capitale sostenibile

Vivere green è un mantra per tutto il Paese, ma è ancora più sentito all’interno della sua capitale: Helsinki è infatti la perfetta dimostrazione che una città, o meglio, una capitale, può essere ecologica, e può puntare, anzi deve puntare, al benessere di ogni singolo cittadino e alla migliore qualità di vita.

Dopo la costruzione di Eco-Viikki, quartiere nato per dimostrare quanto si può essere ecologici, il resto della città si sta “adattando” a questa rivoluzione verde:

  • vengono costruiti nuovi edifici con criteri ecologici che garantiscano la riduzione di almeno il 20% delle emissioni di CO2 rispetto alle costruzioni convenzionali;
  • vengono installati pannelli solari sui tetti;
  • si promuovono zone car free, pensate appositamente per chi preferisce non possedere una macchina ma utilizzare i mezzi pubblici;
  • si creano giardini urbani in zone totalmente abbandonate.

 

L’e-mobility come alleato per la diminuzione del petrolio

Altro obbiettivo, della terra di mezzo sempre più verde, è quello del trasporto sostenibile: la Finlandia sta lavorando affinché, entro il 2020, le sue strade vengano percorse quasi interamente da veicoli a basse emissioni, che sfruttino quindi energie rinnovabili come elettricità, idrogeno e biocarburanti.
Il campo del trasporto e della mobilità sta vivendo un’ulteriore evoluzione grazie ad un piano che prevede l’inserimento di mezzi e progetti totalmente ecologici principalmente per i trasporti pubblici: la mobilità organizzata attraverso servizi di facile utilizzo porterà gli abitanti a preferirla all’acquisto di un’auto privata.

Tutto questo sarà possibile grazie al TransSmart vision, un progetto che prevede di offrire differenti servizi di trasporto in base all’utente, dalle bici, al car-pooling, all’utilizzo congiunto di auto e trasporti, fino ai più semplice mezzi pubblici (tram e autobus, interamente elettrici).

 

Il confronto con l’Italia e la sua politica ambientale

Questo esempio di paese sempre più sostenibile dovrebbe farci riflettere. Se la prospettiva sempre più verde è possibile per la Finlandia perché non dovrebbe esserlo per l’Italia?

La nostra penisola ha dimostrato di voler stare al passo con i tempi in campo ecologico: nel 2016, mentre la Finlandia era prima in classifica secondo l’EPI, l’Italia dovette accontentarsi del 29esimo posto ma, in questi due anni,  ha attuato numerose azioni green che gli hanno permesso di risalire nella classifica della sostenibilità, andando ad occupare la sedicesima posizione.

Dalle analisi effettuate risulta però ancora lontana dal paese con capitale Helsinki per quanto riguarda la qualità della vita, in particolar modo per l’esposizione dei cittadini ad una discussa qualità dell’aria: molte sono ancora le misure da attuare a tutela della salute dei cittadini.

Il nostro bel Paese è però al primo posto per la sicurezza dell’acqua potabile e il rispetto di elevati standard igienico-sanitari; parallelamente sta effettuando costanti opere di valorizzazione delle energie rinnovabili e dei mezzi di trasporto ecologici.

Con impegno, e con uno sguardo a chi sta ottenendo ottimi risultati, come la splendida terra dei mille laghi, anche la nostra nazione potrà contribuire a rendere il nostro pianeta più verde.

 

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