Incentivi 2020 per la domotica, le nostre case saranno sempre più intelligenti

In Italia e nel mondo gli investimenti per gli smart building sono in crescita. Ecco le previsioni per il futuro e le detrazioni previste dall’Ecobonus 2020

Gli edifici “intelligenti”di cui abbiamo già ripercorso tutti i vantaggi – avranno un ruolo sempre più importante nei lavori di riqualificazione energetica del nostro Paese. A confermarlo le stime pubblicate nello Smart Building Report 2019 dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, pubblicato lo scorso 6 febbraio.

In Italia nel 2018 gli investimenti nel settore “smart building” hanno raggiunto circa 3,6 miliardi di euro in totale. La tecnologia più gettonata in ottica smart è stata quella relativa alle caldaie a condensazione, con il 45% degli apparecchi venduti di tipo intelligente (ovvero in grado di operare in maniera autonoma e automatica)

Considerato il più popolare all’interno del settore dell’Internet of Things, il mercato della smart home sta vivendo una crescita esponenziale. Gartner (azienda leader nella ricerca e consulenza), ad esempio nel 2017 prospettava un salto dagli 8,4 miliardi di oggetti connessi di quell’anno agli oltre 20 miliardi attesi entro il 2020, mentre un più recente studio di Business Insider Intelligence prevede che il mercato dell’IoT raggiungerà i 3 trilioni di dollari all’anno entro il 2026.

 

Ecobonus 2020, inclusi anche incentivi per la domotica

In Italia le detrazioni per la riqualificazione energetica previste dalla legge di bilancio 2020 includono anche incentivi fiscali per la domotica o building automation. L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2020 e vale per acquisti di apparecchiature che consentono il controllo da remoto di impianti elettrici e di riscaldamento.

Al momento, per la maggior parte degli interventi la detrazione prevista è pari al 65% e consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.

Va detto anche che, per fronteggiare la crisi generata dalla pandemia di Covid-19, il governo sta attualmente valutando di incrementare le percentuali degli incentivi, ma nulla è stato ancora definito.

Per poter restare aggiornati su tutti gli interventi ammessi per la detrazione per il 2020 è possibile consultare la pagina ufficiale dell’Enea, che rappresenta il riferimento nazionale in tema di efficienza energetica. In generale, si può comunque dire che gli incentivi per il settore della domotica sono riconosciuti per: l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative.

Tutte queste misure possono rivelarsi molto utili se consideriamo che  in Italia ci sono circa 12 milioni di edifici residenziali, di cui circa il 74% è stato realizzato prima degli anni ’80. Questo significa che il grosso del patrimonio immobiliare italiano non solo è obsoleto, ma è stato costruito senza indicazioni di efficientamento e risparmio energetico.

Oggi più che mai, la parola d’ordine diventa dunque riqualificare.

 

Alice Zampa

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